Micah Christenson: “De Cecco, Giannelli e Bruno i migliori registi al mondo”

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Di Redazione

Il palleggiatore dello Zenit Kazan e degli USA, Micah Christenson, ha rilasciato una lunga intervista al portale BO Sport nella quale ha parlato della sua nuova esperienza in Russia, dell’estate in nazionale e di molti altri temi. Interessante, in particolare, il giudizio dell’ex regista di Civitanova e Modena sui migliori palleggiatori al mondo: “Per me i primi tre sono De Cecco, Giannelli e Bruno, ma è anche vero che ci sono molti ottimi giocatori nel mio ruolo. Mi piacciono molto Toniutti e Marouf, ma avete visto Brizard alle Olimpiadi? Anche Konstantin Abaev (giovane palleggiatore della Lokomotiv, n.d.r.) è molto bravo“.

Inevitabile un riferimento alla fallimentare partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo: “Non direi che è stata la peggiore esperienza della mia carriera – dice Christenson –, perché abbiamo giocato bene. Ma sicuramente è stato uno dei peggiori risultati dal punto di vista della classifica finale. È mancato qualcosa, si è sentita l’assenza di Aaron Russell, anche se Defalco ha fatto bene. Abbiamo perso nel finale con Brasile e Russia, e a risultati invertiti saremmo andati noi ai quarti. Bene, per noi dovrà essere una lezione per migliorare. Spero che avremo ancora la possibilità di competere per l’oro a Parigi 2024. Questo è ciò a cui dobbiamo mirare ora: andare avanti e non guardare al passato, che non può più essere modificato“.

Il palleggiatore hawaiano ha rivelato che già nel 2014, quando frequentava ancora il college, era stato vicino a passare allo Zenit: “Ero a colazione al caffè dell’università quando ho ricevuto la chiamata di Matt Anderson. Gli ho detto: fratello, se me l’avessi detto tre giorni fa, sarei venuto! Ma ormai avevo preso una decisione ed ero determinato a completare i miei studi. D’altra parte, non credo che allora sarei stato già pronto per una squadra così forte“.

Tra le curiosità dell’intervista c’è il rapporto di Christenson con le statistiche: “Non è facile valutare il rendimento di un palleggiatore dai dati, ma in genere guardo la percentuale di efficacia dell’attacco e quella dopo ricezione perfetta e positiva. Vorrei che questa cifra fosse intorno al 70% quando la ricezione è perfetta. Certo, capita che l’attaccante sbagli o prenda un muro, ma da parte mia devo fare di tutto perché sia messo nelle condizioni migliori per attaccare“.

Infine, una riflessione sulle qualità più importanti per un palleggiatore: “Non è male essere alti, anche se questa non è la cosa principale, e essere abbastanza veloci, ma la chiave è la testa. Il tuo cervello deve trovare rapidamente i punti deboli nella difesa del tuo avversario e allo stesso tempo valutare correttamente i punti di forza della tua squadra e degli attaccanti. Questo richiede molta concentrazione, ma è quello che mi piace del ruolo“.

(fonte: BO Sport)

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B1 femminile, Matteo Capra e Pallavolo San Giorgio ancora insieme: “Gli stimoli non mancano”

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Coach Matteo Capra guiderà la Pallavolo San Giorgio Piacentino nel prossimo campionato di B1, il secondo consecutivo della storia della società giallobiancoblù, ed ottavo per il cinquantunenne allenatore.

In otto stagioni ha raggiunto la promozione dalla C alla B2 nel 2019, due volte i playoff promozione nel 2021 e 2023 e la promozione in B1 nel 2024, nell'unica stagione in cui la prima classifica non saliva direttamente nella categoria superiore e la salvezza raggiunto all'ultima giornata nel 2024-2025. Una salvezza incredibile, costruita settimana dopo settimana, anche quando la Sangio alla fine del 2024, prima della sosta natalizia occupava l'ultima posizione in classifica. In otto campionati le panchine di coach Capra alla San Giorgio sono ben 164 di cui 134 nei tornei nazionali tra B2 e B1, comprendendo stagione regolare e playoff. 

"E’ la prima volta che nella mia carriera ho chiuso un accordo telefonicamente in trenta secondi - commenta - . Ormai lavorare a San Giorgio è come sentirsi a casa. Ho un rapporto talmente stretto ed affettivo col presidente Vincini e con il ds Gregori che è risultata superflua ogni trattativa. Ho scelto di rimanere perché in questi anni abbiamo scritto insieme delle pagine epiche di sport e credo che anche in futuro la società mi metterà a disposizione il meglio possibile per elevare ancora l’asticella".

"Gli stimoli non mi mancano e ogni giorno in palestra voglio che il lavoro venga fatto al meglio senza tirarsi indietro mai. Lo faccio io e voglio che lo facciano anche le mie giocatrici; questo fatto unito all’ambiente sereno credo che sia il segreto del nostro successo. Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e spero vivamente di ricambiare il tutto anche il prossimo anno".

(fonte: Pallavolo San Giorgio Piacentino)