Vincolo sportivo, AIP: “È cambiato poco, restiamo per l’abolizione”

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Di Redazione

I cambiamenti introdotti recentemente nello Statuto della Fipav sul tema della disciplina del vincolo sportivo lasciano piuttosto fredde le varie componenti del sistema pallavolistico, sia per le modalità con cui (non) sono stati annunciati, sia per i contenuti del nuovo testo. “Non siamo stati coinvolti in nessun modo – commenta Giorgio De Togni, presidente di AIP – Associazione Italiana Pallavolistie abbiamo appreso la notizia solo dai media. Come associazione restiamo del parere che il vincolo debba essere abolito, ovviamente prevedendo dei premi di formazione per garantire la sostenibilità della riforma. Queste modifiche non portano a nessun risultato“.

La normativa sul vincolo, infatti, dovrà comunque essere rivista alla luce della riforma dello sport che entrerà in vigore a gennaio 2023: “Proprio per questo – aggiunge De Togni – si sarebbe dovuto cercare di anticipare i tempi per accompagnare società e giocatori a questa scadenza. Così, invece, rimane tutto pressoché invariato. È un bene che sia stata introdotta una nuova ‘finestra’ di svincolo a 18 anni, anche se forse sarebbe stato meglio a 19, per farla coincidere con i tempi scolastici. Ma per giudicare bisognerebbe avere a disposizione i parametri di svincolo“.

Per svincolarsi dalla società per cui sono tesserati, alle scadenze previste (18, 24, 29 o 34 anni), i giocatori continueranno infatti a pagare un indennizzo ai club, in base a una tabella che però non è ancora stata resa nota. “Ci sono arrivate già tante richieste di conoscere i parametri. In generale sono in tanti a contattarci per problemi di vincolo, con molte domande che potrebbero essere soddisfatte se la normativa fosse un po’ più chiara” dice il presidente AIP, che ribadisce le sue proposte: “Un tavolo di confronto con la Fipav e un progetto per dare più informazioni sul tema, anche via social, a società e genitori“.

Favorevole, invece, il giudizio dell’associazione di categoria sull’inserimento in statuto della tutela per le atlete madri: “È un articolo molto positivo. Certo, ci sono ancora molti passi da fare, però già il fatto che se ne parli è un bel passo avanti. Ci siamo battuti per questo tema e siamo soddisfatti” conclude De Togni.

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Maria Irene Ricci, palleggiatrice di Perugia, premiata come sportiva più amata della regione Umbria

Oltre il Volley

È Maria Irene Ricci, palleggiatrice della Bartoccini MC Restauri Perugia, la sportiva più amata della regione secondo i lettori del Corriere dell’Umbria. La giovane atleta ha conquistato la vetta del prestigioso sondaggio “Vota il campione 2025” con ben 7.201 voti, ricevendo così il meritato riconoscimento durante il galà di premiazione che si è svolto mercoledì 4 giugno presso il Centro Gherlinda di Ellera di Corciano.

Un pomeriggio di grande sport ed emozioni, dove Ricci è stata celebrata non solo per il risultato ottenuto, ma anche per il suo carisma e il ruolo centrale ricoperto all’interno della formazione perugina. Punto di riferimento in campo, con la sua visione di gioco, personalità e spirito di squadra ha conquistato non solo i tifosi delle Black Angels, ma anche il cuore di tutta la regione. Accanto a lei sul podio, Pietro Virgili, calciatore dell’Olympia Thyrus, secondo classificato, e il centauro assisiate Danilo Cannelli, terzo.

A condurre la serata c’erano i giornalisti della redazione sportiva del Corriere dell’Umbria, capitanati dal Direttore Sergio Casagrande e dal capo servizi sport Giorgio Palenga, e Alessia Lillacci, libero della neopromossa in B1 Trestina oltre che ex compagna di Ricci in maglia Black Angels nella stagione 2023-24 di Serie A2. Il galà ha visto anche la presenza di ospiti d’eccezione come Giacomo “Jack” Sintini, ex pallavolista della Nazionale e della Rpa Luigi Bacchi Perugia, oggi formatore motivazionale, e Walter Novellino, figura storica del calcio perugino.

Numerosi i premi speciali consegnati: il libero della Sir Massimo Colaci ha ricevuto il riconoscimento alla carriera, l’arbitro Walid Kandli quello di Orgoglio dell’Umbria, mentre alla Ternana Women e a Federico Zampini è andato il premio “Impresa dell’anno”. Ma è stato il momento della premiazione di Maria Irene Ricci a infiammare la platea. Sul palco, in cui sono stati chiamati anche Coach Andrea Giovi, il Presidente Antonio Bartoccini e il Vice Presidente Gianluca Gargaglia, Irene, con un sorriso raggiante, ha ringraziato pubblico, club, squadra e tutti i votanti:

"E’ un premio per me inaspettato, mi riempie il cuore d’orgoglio e ringrazio ogni singola persona che mi ha sostenuto anche con più voti – ha dichiarato Ricci –. Condivido questo premio con la società che continua a darmi una fiducia incredibile, e con la squadra, visto che senza le mie compagne non avremmo raggiunto certi traguardi. Prossimo anno? Sono molto fiduciosa, è una squadra più esperta".

Il successo di Ricci conferma ancora una volta l’importanza e la vitalità della pallavolo umbra, con la Bartoccini MC Restauri sempre più punto di riferimento per il volley nazionale. E con una campionessa così, il futuro non può che essere luminoso.

(fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia)