Linda Di Carlo completa il roster della Grotte Volley Castellana

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Di Redazione

Giovane, ma di sicuro affidamento. Si può definire così Linda Di Carlo, una centrale diciassettenne cresciuta nel florido settore giovanile della Grotte Volley Castellana. Un ultimo tassello per la prima squadra, che mercoledì 25 agosto inizierà la preparazione al prossimo campionato nazionale di volley femminile di Serie B1.

Completato quindi il gruppo che prenderà parte al prossimo campionato sotto la guida tecnica di Massimiliano Ciliberti, coadiuvato da Danilo Milano e Francesco D’Aprile. Le palleggiatrici sono Ramona Ricchiuti e Gaia Pinto, le opposte Dalhis Liguori e Serena Pavone, le centrali Chiara Vinciguerra, Maddalena Micheletto, Alessandra Giannini e Linda Di Carlo, le schiacciatrici Valentina Civardi, Sara Cipriani, Francesca Soleti e i liberi Stefania Recchia e Martina Pisano. L’età media complessiva è di 20,3 anni, certamente uno dei gruppi più giovani della Serie B.

Castellanese, 18 anni a fine settembre, Di Carlo frequenta l’Istituto Industriale “Dell’Erba” di Castellana. Alta 177 cm, ha ininterrottamente partecipato alle competizioni giovanili della Grotte Volley conquistando molti titoli territoriali e diversi podi nei campionati regionali nelle categorie Under 14, 16 e 18. Ha conquistato il quarto posto con la selezione regionale al Trofeo delle Regioni ed ha partecipato al Trofeo delle Province ed al Trofeo Due Mari.

Non ancora quindicenne, è stata inserita nel gruppo di B2 nel campionato 2018-19, l’anno della promozione in B1. Il suo esordio in campo in B1 è avvenuto a Modica il 30 novembre 19 con vittoria per 1-3. Sempre pronta a dare manforte, ha disputato due partite da titolare (12 e 26 gennaio 2020) realizzando 11 punti personali.

Sono molto contenta di far nuovamente parte di questa squadra – dichiara la giocatrice – mi impegnerò e ce la metterò tutta. Questa è una grande opportunità e la sfrutterò al massimo. Non vedo l’ora di incontrare le mie nuove compagne dalle quali poter imparare“.

Conta molto su di lei il vicepresidente del sodalizio Johnny Terrafina: “È senza dubbio un grande motivo di orgoglio annoverare nel roster di B1 un’altra atleta del nostro settore giovanile. Linda è senza dubbio una ragazza dalle grandi potenzialità. Sono certo che darà il suo contributo e sfrutterà questa nuova grande occasione in un campionato nazionale. Avere in prima squadra un bel numero di atlete Under deve essere da stimolo per tutte le nostre ragazze del settore giovanile e, perché no, per le nuove leve che vorranno avvicinarsi al meraviglioso mondo della pallavolo femminile della Grotte Volley Castellana“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Grottazzolina, Di Pinto elogia Marco Falaschi: “Ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi”

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La distribuzione del gioco della rinnovata Yuasa Battery passerà dalle mani di Marco Falaschi, nuovo regista scelto da Grottazzolina per la stagione 2025-26 di Superlega. Molto sappiamo della sua lunghissima carriera in Serie A ma anche all’estero, passando per l’azzurro della nazionale. E nel corso di questa corposa esperienza c’è un allenatore con il quale proprio Falaschi non solo è cresciuto, ma si è consolidato anche come leader, vincendo campionati e prendendosi spesso i galloni di capitano. Parliamo di un’icona del volley nostrano come Vincenzo di Pinto, per tutti “Il Mago di Turi”, tecnico che vanta un’esperienza pluridecennale in Serie A, che ha forgiato talenti e che rappresenta un riferimento assoluto del volley italiano.

Dialogare di volley con lui è un’esperienza fuori dagli schemi, con aneddoti, esperienze e il ricordo di annate strepitose, di gare indimenticabili e di tanto tanto lavoro tecnico. È proprio a lui a raccontare, ai microfoni della società di Grottazzolina, Marco Falaschi nel dettaglio: “Marco è un giocatore generoso” racconta Di Pinto “dà sempre tutto per la società e per la squadra, da questo punto di vista per me è un ragazzo d’oro. Studia moltissimo le varie situazioni e ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi. La strategia è una conseguenza della tecnica e lui è un vero ricercatore della strategia, alla quale dedica molto tempo e preparazione. Ha grande capacità di adattamento alla squadra e al gruppo di atleti che ha intorno, e trova sempre il modo di elevare al massimo il livello di gioco della sua squadra: è capace di costruire sistemi di distribuzione che gli permettono di fare rendere al meglio tutti gli interpreti intorno al lui”

Grande stima tecnica da sempre ma anche grande conoscenza delle qualità umane e caratteriali di Marco Falaschi, che ha avuto a Castellana Grotte e Taranto in momenti differenti. “Fin da Castellana Grotte si è creato un bel rapporto e proprio lì abbiamo incominciato a lavorare sulle sue certezze tecniche, fisiche, strategiche e mentali. Ci fu un grande lavoro di base e vincemmo un po' tutto. Volutamente lo trasformai in capitano per dargli forza ed è stato bravo. L’anno successivo andò in Montenegro dove ha potenziato tutto ciò che si era costruito nell’anno precedente. Ha avuto un’escalation andando in Polonia e ha fatto molto bene anche lì, ma il nostro rapporto è rimasto costante.

L’infortunio lo ha un po' fermato, quelli sono dei brutti clienti da superare. Se tu sei un giocatore formato nel tempo hai bisogno di riprendere le certezze che ti eri costruito e serve del tempo. Ci siamo rivisti a Castellana Grotte con un finale di stagione in crescendo. Poi abbiamo fatto un grandissimo lavoro a Taranto. Lui ha rinunciato ai grandi giri per partecipare attivamente a questo progetto Taranto. Al primo anno di A1 da capitano, ha fatto due grandissime annate. Teniamo presente che a livello di cambio palla in quelle annate noi siamo stati nei primi due posti e vuol dire aver fatto qualcosa di eccezionale. Poi il secondo anno due infortuni molto gravi avuti ci portarono a scendere da quel punto di vista ma la squadra reagì molto bene”

Pochi dubbi da parte del coach su quelle che sono le doti tecniche principali di Falaschi: “La velocità di andare sotto la palla e il posizionamento: credo che in questo sia nettamente tra i migliori in assoluto. Poi confermo che il suo modo di studiare e approfondire le situazioni di gioco è molto importante in quella che è la gestione tattica della squadra e della gara”

Per chiudere anche una coincidenza tra la sua Taranto e la Yuasa, che quest’anno si è salvata da neopromossa. Non accadeva in Superlega da tanti anni, l’ultima fu proprio la sua Taranto. “Tra Grotta e Taranto ci sono state diverse analogie partendo dalla salvezza ottenuta da neopromosse ma non solo. Come me a Taranto, anche Massimiliano Ortenzi a Grottazzolina non è stato solo head coach ma ha avuto responsabilità ben più ampie, quasi da manager, immerso completamente nella struttura societaria.

Con Massimiliano ci siamo sentiti anche prima della stagione e devo dire che lui è stato bravissimo nel tenere la barra dritta, non toccando la struttura della squadra anche dopo un girone di andata complicato. La cosa più semplice da fare in quei casi per le società è cambiare giocatori o anche tecnico e invece hanno scelto la via giusta, consapevoli che i numeri erano anche positivi, recuperando qualche infortunato e facendo un capolavoro a tutti gli effetti. Perché quello realizzato da Grotta è stato un vero capolavoro”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)