Alessandra Marzari deferita dalla Procura Federale della Fipav: queste le motivazioni dell’atto

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Di Redazione

Come riportato questa mattina dal quotidiano La Prealpinail presidente del Consorzio Vero Volley e di Volley Milano, Alessandra Marzari, è stata deferita dalla Procura Federale. Dalle colonne dell’articolo firmato da Andrea Anzani, si capisce che le cause del deferimento sarebbero rintracciabili nel contenuto di un articolo firmato dalla nostra testata sulle cifre del contratto dell’allenatore della Nazionale, Blengini.

Per gentile concessione della testata, questo il testo integrale dell’articolo presente oggi sul quotidiano lombardo:

Se non fosse per alcuni retroscena inquietanti ai quali la si può far risalire, la vicenda in sè avrebbe pure dei risvolti comici e in qualche modo esemplificativi di come lavorino le procure nelle federazioni sportive, in questo caso la Fipav.  
I fatti. Nello scorso aprile il portale Volleynews.it se ne esce con quello che può essere considerato uno scoop giornalistico per il piccolo mondo della pallavolo: pubblica infatti le cifre del contratto del ct della Nazionale maschile, Gian Lorenzo Blengini che, va ricordato, era stato protagonista qualche settimana prima di una laboriosa trattativa a tre tra Federazione, tecnico e Lube Civitanova. Quelli di Volleynews hanno evidentemente le carte in mano, pubblicano le cifre senza commentarle e la vicenda pare finita lì visto che nè Blengini, nè quelli dello staff e tantomeno la Federazione ritengono di dover smentire la notizia che,  a onor del vero, riporta cifre del tutto consone al mercato. Più che uno “scandalo”, dunque, una curiosità di quelle che negli anni sono sempre state rivelate dal lavoro giornalistico. In più il nuovo corso Fipav s’è votato alla massima trasparenza… 
Invece accade l’incredibile: in federazione  prendono male questa fuoriuscita di notizie ed è di questi giorni il deferimento di Alessandra Marzari alla quale dalla procura federale viene attribuito il ruolo di editore del portale (ma invece pare non sia così, ma poco conta ai fini dell’etica della vicenda) e sulla quale viene scaricata l’accusa di “aver proceduto alla diffusione mediante la pubblicazione sul sito web di notizie, oggetto di riservatezza, false, tendenziose e lesive del decoro, al prestigio ed alla reputazione del Presidente Federale Fipav, del Consiglio Federale e, comunque, della Fipav circa presunti costi e spese per compensi a tesserati ed atleti”. In sintesi, secondo la procura federale, pubblicare lo stipendio di Blengini va a ledere il prestigio e la reputazione del presidente Cattaneo. E la “colpa” è del presunto editore del giornale e non, eventualmente, di un giornalista e del direttore responsabile. 
Una forzatura non da poco e abbastanza risibile. Se si parlasse di calcio, per fare un esempio, sarebbe come se un giornalista de La Gazzetta dello Sport pubblicasse le cifre del contratto del ct Giampiero Ventura (cosa tra l’altro sempre avvenuta, ricordate la formula dell’accordo di Antonio Conte sviscerato nei particolari e nelle quote a carico di sponsor e federazione?) e la FIGC deferisse Urbano Cairo, editore del quotidiano rosa e tesserato della federcalcio in quanto presidente del Torino. Difficile capire come la procura federale possa essere incappata in una tale forzatura: è stata forse “invitata” a procedere? E da chi? E qui arriva la parte della vicenda che abbiamo definito inquietante. Giova ricordare che Alessandra Marzari, numero uno del Consorzio Vero Volley, è stata candidata nelle ultime elezioni nella lista Magri che era opposta a quella vittoriosa di  Cattaneo. Lontani dal voler pensare male, la coincidenza è davvero singolare se non preoccupante: la Marzari è stata la rivale più attiva, opera principalmente in Lombardia, pare abbia presentato alcuni esposti alla stessa procura circa la regolarità di comportamenti e utilizzi di strutture durante la campagna elettorale e anche nel dopo-elezioni sta continuando ad essere propositiva in ambito di politica sportiva con il gruppo e il sito Volleyfuturo.it. Scomoda di sicuro per l’attuale governo Fipav: ma al punto da utilizzare un deferimento con radici nel comico per “disincentivarla”? E che ne dicono di questa situazione che vede coinvolta una loro presidente il numero uno di Lega femminile, Fabris e l’a.d della maschile, Righi?”

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