Marco Bonitta: "Penso sia l’Italia migliore degli ultimi quindici anni"

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Di Redazione

Un’Italia che sta facendo sognare i propri tifosi, quella scesa in campo ai Mondali in questa prima parte. Gli azzurri hanno chiuso la propria pool al comando con 15 punti e 5 vittorie su altrettanti incontri. Una nazionale, quella maschile italiana, che ha tutte le carte in regola per poter far bene, come dichiarato dall’ex c.t. della nazionale femminile, Marco Bonitta al “Corriere dello Sport”.

Marco Bonitta di Mondiali se ne intende, anche se i suoi li ha vissuti da c.t. della Nazionale femminile. Uno lo ha vinto, in Germania nel 2002, ed è rimasta l’unica affermazione iridata della pallavolo azzurra. Un altro lo ha giocato in casa, tra Roma, Bari e Milano, quattro anni fa, sfiorando il podio dopo una cavalcata entusiasmante, che si fermò in semifinale, al Forum milanese dove venerdì approderà l’Italia di Blengini.

L’ultimo c.t. che ha avuto l’opportunità di vivere un Mondiale casalingo sa bene cosa significa giocare quasi quotidianamente in impianti stracolmi, essere spinti dall’entusiasmo e dall’affetto della gente. Marco Bonitta, tra gli spettatori al Mandela Forum, si è fatto un’idea di questa squadra che ha saputo vincere il girone nella prima fase. «E’ una Nazionale consapevole e responsabile di ciò che fa – dice l’ex c.t azzurro, ora dirigente della Porto Ravenna, in SuperLega – Spero che vivano le stesse emozioni che vivemmo noi con il pubblico, quattro anni fa. Attestati di simpatia, grande entusiasmo. Sicuramente il parallelo con quanto sta accadendo ora ai ragazzi azzurri ci sta. Gli auguro di cuore di vivere il Mondiale come facemmo noi, però migliorando il nostro piazzamento, visto che finimmo al quarto posto».

Può apparire retorica o è vero che questo tipo di emozioni fanno poi parte del bagaglio umano e sportivo di chi le ha vissute? «E’ vero, certe emozioni non ti lasciano più. Io posso confermarlo. Già giocare un Mondiale è un’esperienza particolare, il fatto poi di farlo in Italia è una cosa che va al di là di qualsiasi altra cosa».

Marco rivela di aver parlato di questo anche con i campioni iridati dei tre titoli degli anni Novanta, tutti vinti altrove: in Brasile, Grecia, Giappone. «Gli azzurri di quella generazione non hanno potuto vivere un’esperienza del genere. E tutti mi hanno detto che avrebbero dato tanto per poter anche loro giocare un Mondiale in Italia».

Parlando dell’Italia vista finora, soprattutto quella ammirata sul campo contro il Belgio, Bonitta la elogia senza riserve. «La Nazionale mi è piaciuta, mi pare giochi con spontaneità, sia capace di adattarsi alle situazioni. E sa soffrire, quando occorre artigliando la palla nel modo giusto. Mi sembra che la squadra ha la capacità di risolvere le cose, è un’Italia vera che ha anche qualità individuali».

Bonitta arriva a sbilanciarsi, senza remore. «Penso sia l’Italia migliore degli ultimi quindici anni. E ha un palleggiatore come Giannelli che fa la differenza».

Quando ha ricoperto il ruolo di tecnico delle nazionali giovanili, Bonitta conobbe qualche azzurro che ora è nella squadra dei Mondiali: fugacemente Giannelli, un po’ di più Nelli, che fu trasformato da palleggiatore in opposto. «C’era anche Argenta, un altro ragazzo interessante che nella prossima SuperLega giocherà a Ravenna. Mi bastò vedere Giannelli in un raduno, in Val Camonica, per capire che avrebbe fatto strada, che era un giocatore che avrebbe potuto arrivare lontano».

L’anno scorso Ravenna ha vissuto una stagione ricca di soddisfazioni, impreziosita dalla conquista della Challenge Cup, battendo l’Olympiacos Pireo in finale proprio nel palasport della Pace e dell’Amicizia che vide i trionfi del glorioso Ravenna di Kiraly, Timmons e Vullo. Perso Soli, riparte con Gianluca Preziosi in panchina. «Stavolta sappiamo di dover vivere una stagione di sofferenza, votata alla ricerca della salvezza. Squadra nuova, dobbiamo trovare una nostra identità».

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Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

A1 Femminile

Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)