Velasco: "Basta essere calciofili! Classifica? Non me ne frega un…"

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Di Redazione

Trento si impone sull’Azimut Modena, conquista il secondo posto mentre gli emiliani rimangono ancorati alla quarta piazza. Gli animi si accendono. 

Queste le dichiarazioni del coach di Modena, Julio Velasco, al termine della sconfitta contro la Diatec Trentino:
“Trento ha giocato molto bene soprattutto in difesa, questo gli ha permesso di guadagnare break importanti e vantaggi che non siamo riusciti poi a recuperare. Facciamo ancora fatica a tenere il ritmo della partita fino alla fine, però abbiamo fatto dei passi in avanti rispetto alla settimana, dove abbiamo avuto momenti non troppo buoni in allenamento. Dobbiamo continuare a lavorare per colmare questi vuoti che abbiamo a volte, soprattutto quando ci troviamo di fronte un avversario che gioca bene”.

Alla domanda sui punti persi per la classifica risponde in maniera piccata:
“O voi leggete troppo calcio o io sono troppo speciale. Non me ne frega proprio un…. Basta essere calciofili, nel calcio non ci sono play off. Lì sono tutti isterici per ogni partita, noi siamo la pallavolo dove ci sono play off. Tutti i giorni lo ripeto, ma se vogliamo essere calciofili io non ci sto, è uno sport di play off”. 

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.