Monini Spoleto, è semifinale Playoff Promozione

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Per il terzo anno consecutivo la Monini Marconi è nella semifinale dei playoff promozione. Gli oleari, nel frastuono del Palarota, replicano la prestazione maiuscola di Gara 1 e staccano il pass per la sfida, sempre al meglio delle tre gare, contro la Gas Sales Piacenza, vittoriosa col massimo scarto su Brescia. Dopo un primo set “spaccato” dai servizi di Padura Diaz, nel secondo succede di tutto dal 24 pari in poi, e solo una squadra dal cuore enorme come questa Monini Marconi avrebbe potuto farlo suo. Il coronamento di una serata indimenticabile arriva con la super rimonta del terzo parziale, da 6-12 a 25-19 in un Palasport strabordante di entusiasmo. Nella serata in cui Padura Diaz non brilla, ma è comunque decisivo, splende la stella di Romolo Mariano, autentico trascinatore dei suoi, ma non è da meno quella di Francesco Zoppellari, votato all’unanimità MVP.

La cronaca – I due tecnici non cambiano nulla nei sestetti di partenza, le squadre sembrano studiarsi un po’ all’inizio anche se sono alla terza sfida nel giro di una settimana. Diversi errori in battuta portano le contendenti a braccetto a quota 10, il gioco è molto frammentato, ma ci può stare data la posta in palio. Castellano chiama un po’ insolitamente time out sul 14 pari, ma l’equilibrio continua a regnare sovrano. Almeno fino a quando Padura Diaz non si mette in proprio con due ace a 111 e 115 km orari, che scrivono il 20-16. Zamagni a muro ferma Fiore e fa 23-18, ma l’urlo di gioia gli si strozza in gola perché Castellana ha un grande ritorno con il giovane Primavera in battuta. Scaccia i fantasmi un attacco vincente di Mariano (25-22).

Cazzaniga non ci sta e apre il secondo set con due attacchi vincenti, ma Aguenier ci sta ancora di meno e lo ferma con un monster block per il 5-3. Altro muro firmato da Mariano, poi Ottaviani scarta il cioccolatino offerto da Zoppellari e scrive il 10-6. Nel momento migliore della Monini esce dal guscio la Materdomini che piazza due muri punto e pareggia con l’ace di Mazzon, subentrato a Bertoli. Tardioli deve chiamare il time out sul 19-21, Ottaviani rientra con la faccia giusta e piazza l’ace del 21 pari. Si arriva ai vantaggi col minibreak dalla parte di Castellana, Spoleto se lo prende di forza col muro di Aguenier su Cazzaniga, che a sua volta riporta il vantaggio nella sua metà campo. Sarebbe impossibile descrivere tutte le emozioni vissute dopo il 24 pari, alla fine la spunta Spoleto per 34 a 32 e forse è fin troppo beffardo per gli ospiti che l’epilogo arrivi da due errori in attacco di Cazzaniga e Patriarca.

L’opposto 40enne è una furia ad inizio del terzo parziale (1-4), 6-9 col muro a tre su Padur Diaz. Veemente la reazione degli ospiti che, dopo un finale di secondo set così amaro, vogliono vendere cara la pelle nel terzo. L’ace di Fiore vale il massimo vantaggio (6-12), Tardioli sostituisce Ottaviani con Fedrizzi e, poco dopo, Padura Diaz con Segoni. La reazione c’è con Zamagni in battuta, più ancora con Mariano in attacco: 15-17 e time out Castellana. E’ ancora Romolo show dopo il rientro in campo, l’aggancio viene perfezionato a quota 17 con un Palarota in delirio. Il maestro è “on fire”, per dirla all’americana, lo aiuta Zamagni con due muri di un’importanza capitale (22-18). Chiude e manda la Monini Marconi in semifinale un tocco dolcissimo di Fedrizzi.

Monini Spoleto – Materdomini Castellana Grotte 3-0 (25-22; 34-32; 25-19)

Monini Spoleto: Zamagni 8, Mariano 14, Zoppellari 2, Padura Diaz 11, Ottaviani 8, Aguenier 9, Santucci (L), Fedrizzi 3, Rosso, Segoni, Costanzi, Festi, Katalan, Vindice (L). All: Tardioli

Materdomini Castellana Grotte: Fiore 10, Longo, Gargiulo 8, Patriarca 7, Bertoli 4, Cazzaniga 20, Battista (L), Primavera 1, Mazzon 2, Campana, Floris, Pilotto, Di Carlo. All: Castellano

(Fonte: comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.