La Lube continua la sua corsa al titolo europeo

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

Una vittoria sudata quella della Cucine Lube Civitanova contro la Calzedonia Verona, terminata “solamente” 18-16 al tie break in Gara 1 dei quarti di finale Scudetto. Neanche il tempo di recuperare le forze, però, che i cucinieri sono attesi domani da un altro importante impegno: la gara di andata delle semifinali di Champions League contro il Belchatow. I ragazzi di Fefè De Giorgi voleranno in Polonia per affrontare una squadra molto competitiva e tra le più forti del campionato polacco, come lo stesso coach di Squinzano ha dichiarato ai microfoni di Andrea Scoppa de “Il Resto del Carlino Macerata”.

Coach De Giorgi, fin dove arrivano i meriti della Calzedonia e dove cominciano i demeriti della Lube? «Qualche blackout di troppo l’abbiamo avuto, comunque non conta stravincere ma vincere e noi ci siamo riusciti».

Dica la verità, quanto ha temuto al 5″set?
«Cester ci ha salvati su Manavi però lì sei in trance e non pensi tanto. Sono contento che la squadra ha nuovamente confermato di avere cuore e carattere».

Non sono mancati momenti di tensione… «Diciamo che fanno parte del momento».

Molto bene Leal al debutto nei playoff… «Vero, Yoandy ha fatto una grande partita e in attacco è stato riferimento fondamentale».

I cambi invece, soprattutto Kovar e Diamantini, questa volta le hanno dato poco? «Non è sempre automatico entrare e fare bene».

Domani si sale di livello col Belchatow e perché è una semifinale. Una squadra senza stelle assolute ma abituata a queste sfide e con un buon collettivo… «Giusto, dopo lo Zaksa per me restano i più forti di Polonia».

I loro punti di forza? «Attaccano tanto in primo tempo e quindi dovremo battere molto bene».

La Lube recupererà le energie? «In questo periodo avremo sempre gare vicine, è il prezzo da pagare se si vuole essere protagonisti».

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.