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Zaytsev: “Non escludo la possibilità di non tornare più in Superlega”

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Di Redazione

Dopo indiscrezioni e rumors, è di ieri l’ufficialità della partenza di Ivan Zaytsev da Modena: direzione, Kuzbass. Lo Zar ha salutato i fan, la società e la città che lo ha accolto con un messaggio sui social, confermando quanto si immaginava da tempo. Nell’intervista di Gian Luca Pasini, per la Gazzetta dello Sport, Zaytsev si sofferma soprattutto sulla distanza che separerà il giocatore dalla famiglia, che resterà invece in Italia:

«La famiglia si è allargata a dismisura. Poi è cambiato il fatto che ho trovato una casa, Modena, dopo anni di affitti e una vita una po’ raminga. Sono un po’ più vecchio, ho qualche capello bianco in più. Spero che questa scelta possa tornare utile dal punto di vista sportivo. È un grosso sacrificio allontanarmi dalla famiglia, è un grosso sacrificio soprattutto per mia moglie che resta in Italia con le tre pesti (i figli, ndr) e che seguirà i lavori di ristrutturazione della casa. Sasha (il figlio più grande, ndr) inizia la prima elementare. Poi bisogna vedere che cosa accadrà».

Ivan è felice di tornare in Russia dopo quattro anni, ma non vuole programmare niente per il futuro:
“Questa situazione del virus mi ha insegnato che non si possono fare più programmi nella vita. Per ora abbiamo trovato la formula del prestito per un anno, con la speranza di tornare a casa nel 2021. Ma non escludo che possa accadere che io non torni più a giocare in Italia”.

Perché ha fatto questa scelta di andare a 5700 km da casa e non a Piacenza che è a 75?
“Piacenza non è l’unica piazza italiana che mi ha cercato. Ma come ho detto a voce anche a Catia Pedrini, non me la sentivo di giocare contro la mia ex squadra il prossimo anno. E quindi ho detto no a Piacenza. Poi magari con Kemerovo mi troverò contro Modena in Champions. Non me la sarei sentita di tornare al PalaPanini da avversario”.

Riguardo le indiscrezioni che hanno travolto la vicenza Zaytsev-Modena, lo Zar commenta:
“Sono stupito che su dieci cose che sono state scritte su di me, dieci fossero sbagliate. Forse sono un personaggio scomodo e so che può accadere. Ecco perché prima dicevo che ci sono serie possibilità che non ritorni più nel campionato italiano. Non sono contento fino in fondo, ma sono orgoglioso di avere avuto fiducia incondizionata da Kemerovo. Mi spiace che non si sia riuscita a trovare qui la soluzione che speravo. – continua lo Zar – Ho detto a Catia che il taglio proposto (50%, ndr) per me non era possibile accettarlo. Ma le ho fatto varie controproposte, che non hanno trovato una soluzione. Avrei accettato una decurtazione minore. Per parlare di cifre: oltre all’anno di contratto (il prossimo), il taglio di questa stagione è 150 mila euro netti. Se fossi il mercenario che qualcuno dice che io sia, forse mi sarei comportato diversamente”.

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