Finalmente un giorno di riposo (si fa per dire) per l’Italia. Dopo un’intera VNL di quasi soli tie-break (9 su 11), contro la modesta Croazia le azzurre sono riuscite a chiudere la contesa con il massimo scarto (3-0) e il minimo sforzo (appena un’ora di gioco). Al netto di piccoli blackout nel secondo e terzo set, di fatto non c’è mai stata partita: 11 a 5 il computo dei muri, 6 a 2 quello degli ace, 13 a 20 gli errori gratuiti, nessuna giocatrice croata in doppia cifra contro i 20 punti messi a terra da Nwakalor (top scorer) e i 13 di Degradi. Bene anche Danesi, 9 punti totali con 4 muri e 2 ace.
Le vittorie azzurre salgono così a 7, domenica il gran finale contro il Giappone. Una sfida che ora diventa importante perché può regalarci un piazzamento migliore alle Finals, evitandoci di affrontare subito una tra Polonia e Stati Uniti. Grazie alla sconfitta della Serbia contro la Repubblica Dominicana, infatti, l’Italia ha già la matematica certezza d’aver centrato la qualificazione alla fase finale del torneo.
Sestetti: Nell’Italia non c’è Fersino, colpita nella notte da sindrome influenzale. Al suo posto Parrocchiale. Mazzanti schiera poi Bosio in regia opposta a Nwakalor, Degradi e Omoruyi in posto 4, Danesi e Mazzaro le centrali. La Croazia risponde con le diagonali Antunovic-Fabris e Karatovic-Milos, Stunjak e Samadan al centro, Stimac libero.
1° SET – Dopo nove tie-break su 11 incontri sin qui disputati, l’Italia sa che oggi ha difronte un avversario di caratura nettamente inferiore contro il quale può e deve archiviare la pratica col massimo scarto, e già in avvio di gara le azzurre appaiono molto concentrate e precise. Primo break in nostro favore sul 5-3, poi doppiamo le croate a metà set sul 14-7. Altra accelerata (21-8) e, al netto di qualche “generoso” errore gratuito, l’Italia porta a casa il primo set in scioltezza (25-14) in poco meno di venti minuti di gioco.
2° SET – Nel secondo parziale Nwakalor stampa subito un bel muro a uno su Karatovic. Un altro muro a uno, a firma Omoruyi, ci porta subito sul 4-1 costringendo la Croazia al time-out. Altro “doppiaggio” sul 12-6. Da Degradi a Nwakalor, da Danesi a Mazzaro, le azzurre in attacco sfoderano a turno colpi di altissima qualità e poco importa se contro un avversario così modesto arrivi ogni tanto anche qualche forzatura dettata dalla giustificata voglia di strafare. Poco male, visto il vantaggio nel punteggio: 16-8, 19-9.
L’unico vero passaggio a vuoto le azzurre ce l’anno nel finale, quando subiscono un mini-parziale di 0-4 (da 20-10 a 20-14) che obbliga Mazzanti a fermare il gioco. Va subito a segno Malual, poi Degradi, ma la Croazia c’è e piazza altri tre punti in fila (22-17). Due muri di Danesi e siamo al set point, chiude il conto l’ace di Degradi (25-17).
3° SET – Si cambia campo, primo punto della Croazia al termine di una lunga azione chiusa da un pallonetto largo di Nwakalor. Danesi in primo tempo fa 1-1, poi voliamo subito sul 4-1. Time-out chiamato da Akbas. L’Italia continua continua a macinare gioco e punti (5-1, 7-2), poi altro black-out, altro parziale di 0-4 della Croazia, altro time-out chiamato da Mazzanti. Le croate ora sono pienamente in scia (9-8, 11-10), proviamo ad allungare con Nwakalor e Degradi (14-10). Errore di Fabris e sotto di 5 Akbas chiama ancora time-out.
Degradi e Nwakalor continuano a martellare e scavalliamo i 20 mantenendo questo vantaggio (20-15). Villani va a segno a muro e poi sbaglia in attacco, Nwakalor dalla seconda linea mette a terra il ventesimo punto della sua partita, diagonale di Dodorico e vediamo il traguardo. Difesona di Mazzaro, Bosio di seconda a segno e siamo al match point. Chiude Dodorico con una piazzata a fondo campo (25-17).
Italia-Croazia 3-0 (25-14; 25-17; 25-17)
Italia: Bosio 4, Degradi 13, Danesi 8, Nwakalor S. 20, Omoruyi 4, Mazzaro 3, Parrocchiale (L), Villani 6, Gennari, Malual 1, D’Odorico 2. N.E.: Nwakalor L., Squarcini, Fersino (L). All. Mazzanti
Croazia: Karatovic, Strunjak 4, Fabris 8, Milos 1, Samadan 6, Antunovic, Stimac (L), Milnar 2, Mihaljevic 5, Deak 2. N.E.: Butigan, Markovic, Trcol e Dapic. All. Akbas
Arbitri: Pawel Burkiewicz (POL) e Dobromir Dobrev (BUL)
Durata: 17’, 19’, 21’
Spettatori: 2300
Note – Italia: a 6, bs 5, m 12, et 22. Croazia: a 2, bs 4, m 6, et 19.
Di Giuliano Bindoni
