VNL femminile: a Perugia la Bulgaria festeggia la prima vittoria battendo la Corea

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Di Redazione

Dopo 11 sconfitte consecutive, la Bulgaria riesce finalmente a togliersi la soddisfazione della prima vittoria nella Volleyball Nations League femminile. Lo fa al PalaBarton di Perugia, superando per 3-1 la Corea del Sud (20-25, 25-23, 25-19, 26-24) nella giornata finale della tappa italiana. Partita combattuta e spettacolare anche se di scarso interesse per la classifica: la Bulgaria è già certa della “retrocessione” (sarà sostituita dalla vincente della Challenger Cup), ma perlomeno con questo successo riesce ad abbandonare l’ultimo posto scavalcando proprio le coreane.

Una scatenata Kim Yeong-Koun (27 punti) non basta a salvare la deludente Corea, mentre per la Bulgaria sale inaspettatamente in cattedra la centrale Nasya Dimitrova, che realizza ben 24 punti con un fenomenale 75% in attacco e 5 muri.

Alle 20 (o con qualche minuto di ritardo, visto il prolungarsi del match precedente) scenderanno in campo Italia e Russia per l’ultima partita: in caso di vittoria le azzurre saranno matematicamente qualificate alla Final Six.

Corea del Sud-Bulgaria 1-3 (25-20, 23-25, 19-25, 24-26)
Corea del Sud: Pyo, Kim H. 15, An, Lee J. 8, Kim Yeon-Koung 27, Jung ne, Park 4, Kang 16, Kim Yeongyeon (L) ne, Lee D. 4, Oh (L), Jeong 1, Han, Choi ne. All. Lavarini.
Bulgaria: Dimitrova G. 8, Dimitrova N. 24, Dancheva, Dimitrova S. 10, Paskova 16, Kitipova ne, Barakova 1, Todorova M. 11, Todorova Z. (L), Becheva ne, Chausheva 3, Krivoshiyska ne, Andreeva (L) ne. All. Petkov.
Arbitri: Rodriguez Jativa (Spagna) e Akinci (Turchia).

LE ALTRE PARTITE – La Turchia centra il matematico passaggio alla Final Six grazie al rocambolesco 3-2 in rimonta (22-25, 18-25, 25-16, 25-20, 15-12) sulla Polonia: decisiva la mossa di Guidetti che inserisce Yilmaz (16 punti) e trova una Karakurt strepitosa (30 punti). La Cina, dopo la lezione impartita ieri proprio alle turche, deve a sua volta subire un secco 0-3 (17-25, 22-25, 21-25) dagli USA. Il Giappone resta in corsa per la qualificazione battendo la Thailandia per 3-0 (25-22, 25-22, 25-14), mentre il Brasile estromette forse definitivamente la Serbia battendola per 3-0 (25-23, 25-21, 25-15).

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