Vladimir Alekno: “La Lube ha giocato, noi abbiamo guardato”

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Di Redazione

Dopo la clamorosa sconfitta nel campionato russo, perdendo la finale contro il Kuzbass Kemerovo capace di vincere due partite a Kazan, lo Zenit accusa il secondo gravissimo colpo dell’anno, il terzo se consideriamo anche il modo maldestro con cui la squadra allenata da Alekno è uscita dal Mondiale per club di novembre, estromessa da Lube e Fakel Novy Urengoy. Ma è in questi ultimi dieci giorni che si registra il dramma sportivo di una corazzata che non è abituata a perdere con due sconfitte così pesanti da avere quasi del clamoroso.

Il tecnico Vladimir Alekno, famoso per i suoi modi molto severi e diretti, non è andato per il sottile dopo la gara: “Non possiamo avere la pretesa di dire nulla, non con questo genere di punteggio e di statistiche – ha dichiarato Alekno – i numeri dicono che la squadra che ha vinto ha giocato e l’altra ha guardato. Siamo finiti per terra e non possiamo cadere ancora”. Il tecnico si riferisce al fatto che la squadra, di fatto, ha fallito tutti i suoi obiettivi”.

Quando i giornalisti gli hanno chiesto se intravedeva delle responsabilità specifiche nella sconfitta contro i cucinieri Alekno ha evitato di fare nomi e cognomi: “La medaglia d’argento in Champions League non è un dramma, per una squadra come la nostra si può anche accettare. Ero preoccupato del modo in cui avremmo potuto perdere: e avevo ragione. Avete visto la faccia dei miei giocatori? Abbiamo giocato entrambe le finali con troppa paura, facce del genere le vedi a un funerale”.

(Fonte:  Sport.business-gazeta.ru)

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