Gabriele Maletto

Vigilar Fano in vetta. Maletto: “Gara tosta, ma svoltata grazie al servizio”

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Di Redazione

Un filotto di tre vittorie consecutive regala alla Vigilar Fano la testa della classifica, anche se in coabitazione con Belluno e Savigliano. Un successo schiacciante quello della formazione di Castellano che, contro l’imbattuta Parma, ha sciorinato una prestazione concreta e convincente.

Il centrale torinese Gabriele Maletto mette le cose in chiaro evidenziando i motivi del successo: “La nostra battuta – in particolare quella di Stefano Gozzoha fatto la differenza, soprattutto nel finale di primo e terzo set quando eravamo sotto nel punteggio. La squadra ha mostrato un grande carattere riuscendo a recuperare un paio di svantaggi importanti (20-18 e 20-17)“.

Il match contro Parma era temuto dai virtussini in considerazione del fatto che i parmigiani avevano iniziato la stagione alla grande: “Sapevamo che sarebbe stata tosta – continua Maletto avevano vinto un paio di sfide al tie-break ed eravamo consapevoli di trovarci di fronte un avversario pronto a battagliare“.

Nonostante il rotondo successo coach Maurizio Castellano mette in guardia i suoi ragazzi sottolineando il fatto di come la strada sia ancora lunga da percorrere: “Ancora commettiamo degli errori che sarebbe meglio evitare – afferma il coach campano – sotto questo aspetto bisogna migliorare. In generale posso dire comunque che i ragazzi hanno meritato questa vittoria ed il buon inizio di campionato ci potrebbe aiutare ad acquisire la giusta fiducia“.

Coach Castellano poi rende merito anche a Parma: “Loro sono una buona squadra con un certo sistema di gioco. Bisogna precisare che a Parma mancava Nicola Sesto, un centrale che in queste partite sarebbe tornato utile. Ma lo ripeto, bravi noi a sfruttare le occasioni favorevoli che la gara ci ha offerto“.

In questo “pazzo” inizio campionato (vedi le sconfitte di Pineto e Belluno) la Vigilar dunque si ritrova in testa alla classifica (9 punti in quattro gare), ma ogni gara ha storia a sé. Per i fanesi ora testa alla trasferta di Bologna, la seconda consecutiva, per provare a continuare la striscia vincente.

(fonte: comunicato stampa)

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Fedrizzi torna da Dubai con l’Emirates Cup: “Una realtà profondamente diversa dalla nostra”

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Un autentico pilastro della squadra ma anche e soprattutto un idolo dei tifosi della Yuasa Battery Grottazzolina che ha vissuto una splendida esperienza di vita a Dubai, subito dopo la fine della stagione regolare. Parliamo di Michele Fedrizzi, schiacciatore e leader della Yuasa che nella post season ha giocato insieme ai propri compagni il Torneo Internazionale di Dubai, anche per preparare i playoff per il quinto posto.

Proprio l’esperienza del Torneo di Dubai (chiusa con il secondo posto dietro la Dynamo Mosca) è stata galeotta perché proprio Fedrizzi è stato contattato, tramite il suo agente, per disputare l’ultima parte di stagione con la maglia dell’Al Nasr di Dubai, nel campionato degli Emirati Arabi Uniti. Otto squadre al via per un livello di volley che la Yuasa ha incrociato in occasione del torneo. Insomma un’avventura che ha visto la luce proprio in quei giorni, unico italiano in quel campionato dove però la componente straniera (atleti europei e soprattutto brasiliani) è molto numerosa anche se il livello non è assolutamente paragonabile a quello italiano. 

“Siamo tornati da Dubai venerdì 22 marzo insieme alla squadra – racconta Fedrizzi – ma in realtà io sono ripartito il lunedì successivo, giusto il tempo di preparare il tutto anche dal punto di vista burocratico. Una realtà certo profondamente diversa dalla nostra e in cui è necessario adattarsi giustamente nel loro modo di vivere e intendere lo sport”.

Il ritorno in Italia avvenuto nelle ultime ore, dopo due mesi ma ben tre competizioni disputate di cui una vinta. “Prima abbiamo disputato i playoff: in finale siamo stati battuti per 2-0. In quella fase la società ha optato per il cambio di allenatore e non è stato semplice adeguarsi per preparare l’imminente Supercoppa, un torneo che infatti è andato male. Poi però ci siamo rifatti con l’Emirates Cup, la seconda competizione più importante dopo i playoff: qui ho potuto alzare il trofeo. E la squadra per l’occasione è stata ricevuta nel Palazzo presidenziale il sabato successivo alla vittoria, peccato io fossi ripartito 24 ore prima e non sia riuscito a vivere quell’esperienza da favola”

Dicevamo un mondo diverso in tutti i sensi in cui occorre adattarsi rapidamente. “Solo Dubai ha quattro squadre, tutte con propri centri sportivi. Tante gare si giocano in campo neutro e in generale la presenza dei tifosi era ridotta. Di certo qui siamo abituati diversamente. La tv locale, la stessa che ha trasmesso le gare del Torneo giocato con la Yuasa, ha trasmessio tutte le fasi finali”

Il racconto degli allenamenti: “Una seduta atletico-tecnica al giorno seguendo anche le loro tradizioni: durante il Ramadam ci si allenava anche in tarda serata, aspettavano il tramonto per permettere loro di non essere digiuni nello scendere in campo. Personalmente oltre all’allenamento tecnico con la squadra, al mattino andavo in palestra per tenere la condizione fisica. Dovevo soprattutto farmi trovare pronto per la Superlega e la Yuasa, anche evitando situazioni eventuali legate ad infortuni”

Ma poi si vivono queste esperienze sia in campo e nello sport ma anche fuori, dove ti trovi a vivere un ambiente e un mondo profondamente differente. “Ho vissuto quasi due mesi in maniera professionale in campo, ma poi ho avuto anche modo di fare il turista perché l’occasione era indubbiamente imperdibile nonostante un caldo incredibile, stabilmente sopra i quaranta gradi. Guai ad uscire nelle ore calde della giornata anche se poi Dubai è bellissima e c’è tutto quello che si può pensare o sognare. Tornare in futuro? Difficile pensare di andare a giocarci stagione intere, sarebbe poi difficile riprendere il ritmo europeo e italiano. Ma una parentesi di qualche settimana o qualche mese merita di essere fatta per quello che lascia anche dal punto di vista umano”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)