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Victor Zivojinovic e la promozione di Sarroch: “Qui ho ritrovato gli stimoli giusti”

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Sabato scorso Sarroch, un piccolo paese vicino Cagliari, conosciuto più per il tessuto industriale che per i talenti della pallavolo, ha fatto rivivere alla Sardegna del volley un momento magico. Erano le 22.20 circa quando la banda Floride Ntotila ha messo a terra la palla del 3-1 contro la formazione pugliese di Galatone, sancendo il ritorno di una squadra in Serie A maschile dopo 15 lunghissimi anni dalla gloriosa ascesa del Cagliari Pallavolo.

La telecamera inquadra l’incredulità, la festa di una comunità della pallavolo accorsa in massa a far tremare quel palazzo del volley isolano. Si vede Victor Zivojinovic, il palleggiatore protagonista di questa bellissima promozione in A3, in mezzo al campo, che corre subito ad abbracciare Leila Lai, la team manager della Polisportiva Sarroch:

A lei devo un grazie gigantesco per aver fatto sì che io facessi parte di questo momento storico per Sarroch. Mi ha chiamato qui e, assieme ad una società incredibile, ha permesso che mi rimettessi in gioco e che pallavolisticamente rinascessi e ritrovassi gli stimoli giusti“.

Sarroch esultanza
Foto Gianluca Ghiani

Alcuni anni di A2 e A3. Poi la scelta di giocarsi la B, per ritrovare cosa?

La fiducia. La voglia di stare in questo mondo l’ho sempre avuta. Mi sono chiesto varie volte cosa sarei senza la pallavolo, visto che è l’unica cosa che faccio, so fare e vorrei fare per tutta la vita. Quest’estate mi sono ritrovato a capire cosa volessi fare della mia carriera. Volevo qualcosa che mi facesse in qualche modo tornare al centro del progetto, sentirmi non solo parte, ma anche protagonista di ciò che accadeva in squadra“.

Arriva in Sardegna e parte una stagione nella quale mettere a segno 26 vittorie su 26 partite in regular season.

Ho iniziato a capire che potevamo ritagliarci il nostro pezzetto di cielo alla dodicesima partita, mi pare. Dopo dodici vittorie consecutive e un primato da difendere. In quell’istante ho pensato potessimo prospettare qualcosina di più. Abbiamo chiuso la stagione regolare senza mai perdere un incontro, ad eccezione della semifinale di Coppa Italia contro Acqui Terme, che è stato un momento tosto, ma che la società e il gruppo ha superato subito. Questo ci ha permesso di concentrarci sui playoff. Perso un trofeo, volevamo quello più importante“.

Non perdere mai, nel volley, si dimostra spesso essere la strada più difficile.

Ti rende vulnerabile. Ma non ci pensi. Giochi. Vede, io ogni tanto vengo bonariamente accusato di essere un giocatore algido. Non sono di quelli che festeggia o si sbraccia per ogni punto. Sono fatto così, vivo il momento e una volta terminato penso già al momento successivo, al punto che viene dopo. Ho fatto così anche durante i playoff. Finché non è caduta l’ultima palla io non ho mai pensato alla A3“.

Victor Zivojinovic Sarroch
Foto Gianluca Ghiani

Non mi dica così.

Ad Alberto Di Silvestre, guardando il palazzetto pieno in ogni ordine di posto, e tutto colorato di giallo e di blu, i nostri colori sociali, ho detto solo: ‘Come fai a perdere con un palazzetto così?’“.

La Sardegna sabato notte ha vissuto un momento magico. Dopo 15 anni.

Quando Flo ha murato l’opposto di Galatone non ho più capito niente. Non realizzi. Festeggi e basta“.

Perché Sarroch ha vinto?

Perché è una squadra di persone a cui la pallavolo doveva restituire qualcosa. Lei non immagina le storie che ci sono dietro questi ragazzi. Ognuno aveva qualcosa da dare, ma aveva anche la voglia di raccontarsi attraverso questo sport“.

Per lei non è la prima promozione. Ma è il momento più importante della carriera.

Sì, lo ammetto. È la mia rinascita. Anni fa centrai la promozione con Montecchio Maggiore. Ero più giovane e se vogliamo anche più spensierato. Questo è un momento che ho vissuto appieno. Molti mi dicevano che mi sarei emozionato nel vivere una stagione in questa terra, ma col carattere che ho, non mi ero illuso. Invece è vero, sono felice di essere qui e di aver provato tutto questo“.

di Roberto Zucca

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