Vibo Valentia, Gargiulo: “Carichi per la prima partita ufficiale”

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Foto Ufficio Stampa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
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Di Redazione

Quella in corso è per la Tonno Callipo la settimana numero otto della fase di preparazione pre-season oltre che l’ultima senza gare ufficiali. Una settimana intensa che sarà alimentata dagli impegni sia in sala pesi che sul taraflex del PalaValentia per le sedute tecniche previste dal programma stilato da coach Valerio Baldovin e dal suo staff. I giallorossi saranno chiamati a sudare in palestra anche sabato mattina per poi godere della domenica di riposo.

Manca ormai veramente poco all’esordio ufficiale di Saitta e compagni nella stagione 2020-2021 che avrà inizio con il primo match di Coppa Italia contro Monza in casa dei lombardi, in programma domenica 13 settembre (alle ore 15.30 – diretta Eleven Sports).

Giorni cruciali per il tecnico veneto che coadiuvato dal suo secondo Francesco Guarnieri continua ad osservare i suoi uomini e a testare i meccanismi di gioco concentrandosi sulla definizione dei tratti fisionomici della squadra.

Tra le fila giallorosse si avverte il forte desiderio di riassaporare il gusto del volley giocato: “Siamo ansiosi di scendere in campo e siamo carichi a mille in vista della prima gara ufficiale. Nel frattempo stiamo lavorando intensamente e con concentrazione e siamo spronati dalla volontà di voler giocare bene” afferma il centrale Giovanni Maria Gargiulo. Due mesi di allenamento si sono rivelati utili per un processo di crescita globale del gruppo: “Stiamo migliorando giorno dopo giorno sia dal punto di vista tecnico che dell’unione e dell’intesa di gruppo. Stiamo sfruttando – prosegue l’atleta campano classe ’99 – la possibilità di mescolare le nostre esperienze e le nostre capacità per ottenere una buona combinazione. Essere uniti ci servirà molto per poter affrontare un campionato difficile che ci metterà a dura prova ogni qualvolta giocheremo una partita”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.