A distanza di diverse ore dalla finale di VNL maschile vinta di prepotenza dalla Polonia, in molti ancora si chiedono (e ci chiedono) cosa sia successo all’Italia nel secondo set in merito all’ormai famoso errore di formazione. Proviamo dunque a spiegarlo, anche con l’ausilio di alcuni fermi immagine presi dalla diretta di VBTV, partendo dalla formazione corretta messa in campo a inizio match che fa subito ben capire quali avrebbero dovuto essere le posizioni di ogni singolo azzurro.

Con turno in battuta, l’Italia era partita con Giannelli in P1, Michieletto davanti a lui in P2, Anzani in P3, Rychlicki in P4 opposto ovviamente a Giannelli, Lavia in P5 opposto ovviamente a Michieletto, Galassi in P6.
A inizio secondo set, invece, Giannelli ha capito subito che qualcosa non quadrava e ancor prima che la Polonia effettuasse la prima battuta del set stava già sbracciandosi in direzione del secondo arbitro. Successivamente al punto realizzato dalla Polonia, il capitano azzurro è andato a chiedere spiegazioni anche al primo arbitro e solo dopo un lungo conciliabolo si è iniziato a capire quale fosse il problema. Giannelli, infatti, continuava a indicare “tre” con la mano, come a dire “Cosa ci faccio io in tre?”.



Sul punteggio di 0-2 per la Polonia, gli azzurri continuano ad essere in confusione totale. Giannelli non si capacità del fatto di ritrovarsi in tre e avere Michieletto alle sue spalle invece che davanti a sé. Entrambi i giocatori vanno così dal secondo arbitro, tutti e tre guardano attentamente il piccolo monitor che riporta le rotazioni in campo e qui finalmente si capisce che le posizioni sbagliate sono più di una…



La formazione consegnata dalla panchina azzurra agli arbitri aveva Galassi in P1 (poi sostituito in ricezione ovviamente da Balaso), Michieletto in P2, Giannelli in P3, Anzani in P4, Rychlicki in P5 e Lavia in P6.
Tradotto, Giannelli era opposto a Lavia e insieme si trovavano dove dovevano essere i centrali, Anzani e Galassi erano la coppia di posto 4, Michieletto si trovava al posto di Giannelli in regia e, in quanto tale, era correttamente opposto a Rychlicki che alla fine era l’unico a trovarsi nella posizione corretta.
Per capire la portata di questo pasticcio, gli azzurri si sono anche rifugiati nel timeout dove ad esempio si vede Michieletto spiegare a Rychlicki che entrambi formavano erroneamente la diagonale principale.

Per cercare di mettere ordine, De Giorgi è stato così costretto a fare “cambi strani”, ovvero Bottolo per Giannelli e Sbertoli per Michieletto, ma questo quando si era ormai a metà set (12-16 per la Polonia).

A cura di VolleyNews.it
(© Riproduzione riservata – immagini VBTV)