Velasco e i social: "Non li uso perché faccio come il computer, che se ha troppe cose dentro poi diventa lento"

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Di Redazione

Julio Velasco non è mai banale nei pensieri. Non solo un uomo di pallavolo, ma soprattutto di grande sport. Richiamato a Modena, con lui gli emiliani hanno già conquistato una Supercoppa Italiana dopo le turbolenze della scorsa stagione.

In una bellissima intervista rilasciata a Walter Veltroni per la Gazzetta dello Sport, il coach dell’Azimut ha espresso il proprio interessante giudizio su una tematica delicata come quella sui social media:

“Io non li ho, non li uso. Non li leggo nemmeno. Sono come tutti gli strumenti. Possono essere usati in tutti i modi. I mezzi di informazione in un regime totalitario possono essere strumento di libertà di opinione. I social network lo stesso. Ma con gli stessi mezzi un regime può controllare l’opinione pubblica. E’ inevitabile che il progresso abbia due facce. Io non sono né favorevole né contrario. Non li uso perché faccio come il computer, che se ha troppe cose dentro poi diventa lento. Molte cose le elimino per essere più veloce per le cose che mi interessano. Quello a cui non partecipo è il giudizio negativo dell’epoca in cui viviamo. Perché l’umanità ha fatto passi incredibili, e le opportunità che ne sono discese sono infinite ed eccezionali. Mi sembra che viviamo un momento di cambiamento epocale. Credo che tra cinquant’anni si scriverà di questo periodo come di una rivoluzione costante. Per noi è più difficile pensare che il mondo sia così perché ne abbiamo conosciuto un altro e forse siamo noi che facciamo fatica a capire. Così ci sembra negativo quello che non comprendiamo. Come in tutte le cose saranno gli uomini, saranno le persone a decidere. La storia deciderà”. 

(Fonte: Gazzetta dello Sport)

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