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VakifBank battuto 3-1, bronzo a Milano e podio Champions tutto tricolore

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Prima, seconda e terza: la Numia Vero Volley Milano batte 3-1 il VakifBank nella finale per il bronzo di Champions league e conquista il terzo gradino di un podio che tra poche ore sarà tutto italiano. Fatta eccezione per il terzo set, perso di misura, le lombarde sono state sempre in controllo. Una delle chiavi è stata senza dubbio il muro granitico eretto soprattutto da Danesi ed Egonu (11 vincenti di squadra, rispettivamente 3 e 5 per loro), ma anche una maggiore qualità espressa in attacco (46% finale contro il 38% delle turche). Egonu questa volta ha chiuso da top scorer con 21 punti a referto, in doppia cifra anche Cazaute (15), Daalderop (12) e Danesi (11). La sua ultima partita in maglia Vero Volley Orro l’ha chiusa con una prestazione sopra le righe e 7 punti.

In breve – Equilibrato l’avvio del match, poi arriva lo strappo di Milano (19-16) e il VakifBank si scioglie come neve al sole incassando un perentorio 25-15. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni: 61% in attacco per la Vero Volley contro il 38% delle turche. 6 punti per Egonu, 4 a testa per Daalderop e addirittura Orro. Nel secondo set il copione si ripete (25-19). L’efficienza di palla a terra in attacco di Milano scende al 44% (ed è un campanello d’allarme), ma vincente è ancora l’ottima distribuzione di Orro: altri 6 punti per Egonu, 4 per Daalderop, 3 per Cazaute e la stessa palleggiatrice sarda. Nel terzo parziale Milano commette l’errore di dare già per morto il VakifBank, che invece tiene botta, trova le giuste contromisure, fa scendere le percentuali in attacco della Numia al 26% e vince il set di misura per 23-25 trovando forze fresche in Cebecioglu (6 punti). Nel quarto, però, Lavarini mescola le carte (dentro Heyrman) e la sua Milano chiude il conto (25-18).

La cornice – Se dobbiamo parlare di pubblico in relazione a un quadro, dovremmo descriverlo giusto come una cornice senza tela. E dire che in campo c’era il VakifBank. Se questa è la premessa, immaginiamo che per la finale tutta italiana ci saranno ancora meno persone sulle tribune. Insomma, un flop totale queste Final Four di Istanbul dal punto di vista del ticketing. Un vero peccato considerando la maestosità e la bellezza dell’Ülker Sports Arena (capienza di 13.500 persone), casa della squadra di basket del Fenerbahce. Un impianto che non esageriamo a definire pazzesco!

Starting Players – Lavarini conferma la formazione titolare scesa in campo contro Conegliano in semifinale con le diagonali Orro-Egonu e Cazaute-Daalderop, Danesi e Kurtagic coppia centrale, Fukudome libero. Guidetti si schiera con Cansu-Van Ryk e Frantti-Markova, Gunes e Yuan Xinyue al centro, Ayca libero. In panca inizialmente, dunque, Bosetti.

1° set – La sfida nella sfida, più che tra Markova ed Egonu, le due principali bocche di fuoco sul taraflex, è quella in cabina di regia tra Orro e Cansu. Le due palleggiatrici variano molto il gioco e l’inizio del match vola sulle ali dell’equilibrio, nonostante il break di vantaggio trovato dalle turche (3-5). Milano mette la testa avanti con una bella parallela di Daalderop (11-10), poi il muro di Egonu su Markova vale anche il +2 e il lob in pipe di Cazaute il +3 (15-12). Dal nulla parte la ‘fanfara’ turca, ovvero un gruppo di tifosi gialloneri armati di tromba (quella vera, non quella da stadio), tamburi e altri strumenti a percussione. Se loro fanno folklore sugli spalti (almeno questo), in campo Milano prova a scappare via (19-13). Il doppio ace di Kurtagic, sempre velenosa la sua float, spiana la strada alle lombarde che poi chiudono il set in loro favore con Sylla, subentrata a Cazaute nel finale (25-15). Per la squadra di Guidetti un altro primo set perso pesantemente dopo il 25-12 subito contro Scandicci meno di ventiquattro ore fa.

2° set – Nel secondo set si vede in campo Bosetti per il Vakifbank al posto di una Van Ryk che non è in perfette condizioni fisiche. Dopo un altro punto a punto iniziale, la Numia prende ancora il controllo delle operazioni. Timeout Guidetti sull’11-8. Il tecnico italiano del Vakif inizia a mescolare le sue carte alla ricerca di quadra (dentro anche Cebecioglu e Sila), ma si ripete il copione del primo set, con la Vero Volley che spinge dai nove metri, tocca tanto a muro, graffia da posto 4 e 2 e allunga (18-13). Il primo arbitro e il terzo al videochek ci mettono del loro per ravvivare il match con una doppia incomprensione che manda su tutte le furie Lavarini e riporta la squadra turca a due lunghezze di distanza (19-17). Milano si rifugia nel timeout e si ricompatta. Ancora Sylla dentro nel finale in versione ‘closer’, 25-19 e lombarde che girano campo sul 2-0.

3° set – All’inizio del terzo set le lombarde gigioneggiano un po’ troppo e sul 6-7 Lavarini ferma il gioco e le richiama all’ordine. Le sue giocatrici rispondono con un parziale di 5 a 1 e il timeout questa volta lo chiama Guidetti. Funziona anche la sua strigliata perché il VakifBank ristabilisce la parità ai 13. Milano ora appare in difficoltà, prova a tenere botta a muro (4 vincenti), ma dall’altra parte le turche sembrano intenzionate a non chiudere queste finali con un’altra sconfitta per tre a zero e allungano sul 16-19. Lavarini si gioca le carte Sylla e del doppio cambio, ma quando Markova sale in cielo (soprattutto in pipe) è una sentenza (20-22). Sylla con una gran diagonale ed Egonu con un ace rimettono la Vero Volley in scia (23-24), poi però Myriam spara lungo consegnando il set al Vakif.

4° set – La battaglia continua nel set successivo, con le turche determinate a trascinare la contesa al tie-break (11-14). A difendere la seconda linea del VakifBank c’è ora il libero Aylin, mentre al centro per Milano c’è Heyrman al posto di Kurtagic. Altra reazione della Vero Volley e altro contro parziale di 7-1 che vale il sorpasso (18-15). Uno strappo che Orro e compagne questa volta difendono con lucidità e determinazione fino a tagliare il traguardo (25-18) che gli vale la medaglia di bronzo di questa edizione di Champions League.

Numia Vero Volley Milano 3
VakifBank Istanbul 1
(25-15, 25-19, 23-25, 25-18)
Numia Vero Volley Milano: Cazaute 15, Heyrman 1, Danesi 11, Orro 7, Konstantinidou, Fukudome (L), Kurtagic 3, Smrek, Sylla 5, Egonu 21, Daalderop 12. N.E.: Guidi, Pietrini, Gelin (L). All. Lavarini.
VakifBank Istanbul: Frantti 9, Ozbay 3, Aykac Altintas (L), Van Ryk, Bosetti 1, Caliskan, Yuan 7, Acar (L), Cebecioglu 10, Gunes 5, Markova 16. N.E. Gergef, Uyanik, Akbay. All. Guidetti.
NOTE
Arbitri: Agnieszka Michlic, Bernard Valentar
Spettatori: 4350
Durata set: 20′, 26′, 30′, 24′. TOT: 1h40′.
Numia Vero Volley Milano: battute vincenti 5, battute sbagliate 14, muri 11, errori 26, attacco 46%.
VakifBank Istanbul: battute vincenti 0, battute sbagliate 11, muri 6, errori 23, attacco 38%.

Di Giuliano Bindoni

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