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Un’Italia stanca ma più determinata batte Cuba in quattro set (+1.44 punti Ranking)

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Un’Italia giustamente stanca, terzo match giocato in meno di 48 ore (39 per la precisione), parte lenta contro Cuba, le concede anche un set, ma alla fine la porta a casa di pura determinazione dilagando nel quarto parziale (13-25).

Con questo 3-1 mettiamo in cascina appena 1.44 punti utili per il Ranking, ma si tratta comunque di un’ottima prestazione considerando che un eventuale passo falso ci sarebbe costato davvero molto, molto caro (-16.06 punti in caso di sconfitta per 3-0; -13.56 in caso di 3-1, -11.06 in caso di 3-2).

Per gli azzurri 15 punti per Michieletto, con 3 ace e 2 muri, 14 per Lavia, 13 per Romanò, 11 per Galassi con 5 muri, 9 per Anzani, 5 per Giannelli.

SESTETTI – De Giorgi parte con Giannelli in regia, Romanò opposto, Michieletto e Lavia in banda, Galassi e Anzani al centro, con quest’ultimo preferito oggi a Russo, Balaso libero. Cruz Lopez risponde con le diagonali Thondike-Sanchez B. e Lopez-Yant, Conception e Masso coppia centrale, Roman Garcia libero.

1° SET – Break di Cuba in avvio con un ace angolato e potente di Yant (5-3) ma gli azzurri sono bravi a ricucire immediatamente il mini strappo. Avvio comunque in equilibrio, con entrambe le squadre non sempre lucide, anzi decisamente fallose in fase realizzativa. Sotto 13-10 De Giorgi chiama timeout e dice ai suoi che stanno viaggiando a velocità di crociera “e non è sufficiente”, ripete due volte sperando che gli azzurri alzino un po’ il ritmo.

Ci rimettiamo subito in scia (13-14) ma per mettere il naso avanti impieghiamo alla fine quasi tutto il set (19-18, 19-20). L’arrivo è così in volata, ma appena gli azzurri intravedono il traguardo in lontananza si trasformano da nave da crociare ad iceberg: Cuba ci sbatte contro tre volte (monster block devastanti di Galassi, Lavia e Giannelli) e sul volto degli azzurri torna il sorriso (21-25).

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2° SET – In avvio di secondo set, però, l’attenzione cala di nuovo bruscamente (6-3) e De Giorgi è costretto a fermare subito il gioco per dare ancora la sveglia. Galassi va a segno ancora a muro e con una sette ad altezza siderale (8-6). Dal centro sfonda anche Anzani (11-9) e come nel primo set cerchiamo di non far scappare via i nostri avversari per poi salire di giri nel finale.

Li riprendiamo ai 13, neanche a dirlo con l’ennesimo muro punto di Galassi, ma c’è comunque da sudare ad ogni azione perché i cubani, che di certo non difettano in atletismo, coprono a tutto campo e fanno anche un gran bel lavoro col muro difesa. Con un break andiamo avanti 15-17 ma ci facciamo raggiungere e superare poco più tardi (20-19). Altro timeout del ct azzurro, ma subiamo ancora (21-19). Murato anche Galassi (23-20) e ora la strada si fa decisamente in salita. Romanò forza al servizio, a chiudere i conti ci pensa Concepcion (25-22). Un set perso che ci costa caro in chiave Ranking: la vittoria per 3-0 ci sarebbe valsa 3.94 punti.

3° SET – Sin qui meglio l’Italia a muro (7 a 4) ma in difficoltà in ricezione (5 ace subiti). L’approccio al terzo set, finalmente, è quello giusto: 1-3, 3-7 con un ace a tutto braccio di Michiletto e timeout Cuba. Il Golden boy di Trento inizia comunque ad accusare un po’ di stanchezza e De Giorgi decide di farlo rifiatare sostituendolo con Luca Porro quando siamo avanti 9-11.

Un po’ per merito nostro, un po’ per gli errori avversari (a fine match saranno la bellezza di 30), allunghiamo di nuovo andando sul +4 (12-16) e difendiamo il vantaggio fino alle battute finali (16-21). Michieletto torna in campo e raggiunge la doppia cifra insieme a Lavia. Dai nove metri continuiamo a sparare a salve, ma riusciamo comunque a portare a casa il set per 19-25.

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4° SET – Il copione non cambia di molto neanche nel set successivo: avvio in equilibrio (3-3), poi Michieletto spara il terzo ace del suo match e passiamo subito a comandare il gioco. I cubani, dal canto loro, forzano in attacco perdendo la misura dei colpi e aiutandoci così ad allargare la forbice (5-10). “Doppietta” di Galassi, ancora con un muro e un attacco in veloce, e l’Italia sparisce all’orizzonte (5-12).

Per Cuba ora è notte fonda (8-18), noi invece non alziamo il piede dall’acceleratore e alla fine tutti sotto la doccia dopo poco meno di due ore di gioco. Ora una giornata di meritato riposo per gli uomini di De Giorgi che torneranno in campo domenica (ore 17.00) per sfidare l’Olanda nell’ultimo match di questa Week 2 di Ottawa.

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Cuba – Italia 1-3
(21-25, 25-22, 19-25, 13-25)
Cuba
: Masso 7, Mergarejo 5, Sanchez Bozhuleva 10, Conception 10, Thondike 4, Roman Garcia (L), Diaz, Simon, Alonso, Lopez 5, Yant 16, Gorguet (L). All. Cruz Lopez.
Italia: Recine, Michieletto 15, Giannelli 5, Balaso (L), Sbertoli, Sanguinetti, Galassi 11, Lavia 14, Romanò 13, Anzani 9, Russo, Bovolenta, Laurenzano (L), Porro. All. De Giorgi.
Arbitri: Cambre Wim (BEL), Ivanov Ivaylo (BUL).
Durata set:  24 , 26 , 24 , 22.
Italia : 6 a, 18 bs, 11 mv, 20 et.
Cuba : 5 a, 19 bs, 7 mv, 30 et.

Di Giuliano Bindoni

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