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Ufficiale: Laura Dijkema è la nuova palleggiatrice della Megabox

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È Laura Chantal Dijkema il secondo volto nuovo della Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, che nelle scorse settimane aveva annunciato l’arrivo di Bea Gardini. Olandese, 33 anni, ha disputato l’ultima stagione con la formazione dell’HR Balducci Macerata.

La nostra scelta è caduta su una giocatrice esperta, che conosce il nostro campionato – sottolinea il presidente Ivano Angeli e risponde a quella che è la nostra filosofia: costruire una squadra capace di mettere insieme nomi giovani ed emergenti con giocatrici più esperte. Avrà in mano le chiavi del gioco e abbiamo grande fiducia in lei”.

Sono molto stimolata dall’idea di giocare a Vallefoglia – dice Dijkema , adoro il campionato italiano. Quando ho ricevuto la chiamata dalla società e conosciuto progetti e obiettivi per la prossima stagione non ho avuto dubbi: il club è molto ambizioso e sono pronta a mettermi a disposizione, portando il mio contributo”.

Dijkema ha iniziato a giocare nella massima serie olandese nella stagione 2006-2007. Già due anni dopo, con il Martinus, conquista campionato, Coppa dei Pesi Bassi e Supercoppa. Dopo una breve parentesi turca nel 2014-2015 torna in Germania, conquistando, l’anno dopo, la coppa nazionale con il Dresdner. Al suo esordio in Italia, nella stagione 2016-2017, veste la maglia di Novara e vince il campionato. Dopo una breve pausa, si trasferisce a San Casciano per un triennio, fino quando il campionato, a causa della pandemia, viene interrotto nel febbraio 2020. Nell’anno successivo si trasferisce nel club russo del Lokomotiv Kaliningrad, con il quale conquista lo scudetto. Nel 2021-2022 si trasferisce al Leningradka, ma a metà stagione è costretta a lasciare San Pietroburgo per trasferirsi a Busto Arsizio, anche se non si riesce a finalizzare il tesseramento a causa di problemi burocratici. L’anno scorso, poi, la chiamata di Macerata.

Con la nazionale olandese, dopo aver giocato nelle giovanili, viene convocata dal 2010, e conquista ben due medaglie d’argento consecutive ai campionati europei del 2015 e del 2017, in cui viene anche premiata come miglior palleggiatrice. Nel 2016 conquista la medaglia di Bronzo al World Grand Prix.

  1. Nel tuo palmares ci sono esperienze e vittorie importanti, cosa rappresenta per te la chiamata di Vallefoglia?

“Vallefoglia ha avviato un grande progetto, la società è molto seria e organizzata. Sono sicura che potremo raggiungere tanti obiettivi per la prossima stagione. Credo che sia importante che si lavori su un livello di partenza: raggiungere i play-off. A quel punto si potrà pensare a qualsiasi altro obiettivo, passo dopo passo”.

  • Hai già ottenuto vittorie importanti in Italia, cosa ne pensi di questo campionato?

“Ho vinto lo scudetto a Novara, giocato per tre anni a Firenze e mezza stagione a Macerata. Questo campionato non solo è uno dei più forti del mondo, ma anche molto competitivo. Ogni settimana c’è un avversario forte da superare e questo ti mette davanti a nuovi ostacoli. Tutto questo è quindi particolarmente avvincente. Inoltre, gli italiani amano la pallavolo ed è entusiasmante vedere che ogni settimana i tifosi seguono le proprie squadre. Bellissimo!”.

  • Come ti vedi insieme alle Tigri?

“Non vedo l’ora di incontrare le mie nuove compagne di squadra. Credo che saremo un’ottima fusione fra giovani e giocatrici di esperienza. Conosco personalmente alcune di loro e sono sicura che avremo un’ottima sintonia, assieme in campo”.

  • Laura fuori dal campo: quali sono i tuoi interessi, gli hobbies, le passioni?

“Mi piace fare molte cose al di fuori del campo di pallavolo. Mi piace creare cose. Ho creato il mio marchio di moda “XIV”, alcuni anni fa con due delle mie migliori amiche e conduco un podcast “Over the Top” in Olanda. È un podcast con altri tre giocatori di pallavolo, oltre che amici, e parliamo di tutte le nostre esperienze come atleti professionisti”.

  • Hai un desiderio ancora non realizzato?

“Ho ancora molti obiettivi da raggiungere e desideri da realizzare con la pallavolo. Ad esempio, non ho mai giocato la finale di Coppa Italia o la Final Four di Champions League, ma sono anche realista: adesso che ho 33 anni so che sarà difficile giocare per altri dieci anni, ma siccome nella mia vita privata ho provato e vissuto esperienze difficili e tristi, questo mi dà la mentalità giusta per godere di ogni momento al massimo e seguire la corrente”.

(fonte: Comunicato Stampa)

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