Samsung Volley Cup: Top & Flop del girone di andata

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Di A.G

Sabato si è chiusa la fase di andata della Serie A1 femminile e – sebbene sia solo una tappa simbolica, in un campionato che non si ferma praticamente mai da fine ottobre a inizio maggio – è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Solo in primavera potremo capire davvero chi avrà la benzina per arrivare fino in fondo, ma le pagelle del primo quadrimestre rappresentano sempre un interessante momento di riflessione.

TOP
Ofelia Malinov Se Scandicci gioca una grande pallavolo lo deve alla sua palleggiatrice, che riesce ad addomesticare qualsiasi tipo di ricezione ed a trasformarla in oro per le attaccanti. La regista della Nazionale ha sviluppato una grande capacità di smistare il gioco, servire la pipe, coinvolgere le centrali e smarcare i posti-4 e l’opposto. Con 10 muri vincenti si dimostra molto efficace anche in questo fondamentale. Malinov è una giocatrice completa che gioca con la maturità e la sicurezza di una veterana.

Louisa Lippmann Girone di andata di altissimo livello per l’opposto tedesco, che dimostra di essere una vera macchina da guerra (è la seconda miglior realizzatrice del campionato dietro ad Haak). Punto di riferimento costante in fase offensiva per Dijkema, spesso porta avanti da sola il gioco di Firenze. Lippmann è inarrestabile e attacca con il 43,2% di efficienza.
Anna Nicoletti È la rivelazione della prima parte di regular season: guida l’attacco di Brescia con brillanti prestazioni e 205 punti in 12 match. Fatica solo all’esordio a Novara; poi si scatena e diventa assolutamente incontenibile. Parallele, diagonali, mani fuori. Un repertorio da stropicciarsi gli occhi per un giovane opposto che sta sfruttando al meglio l’opportunità di giocare con continuità dopo l’anno passato all’ombra di Fabris a Conegliano.

Hanna Orthmann Anne Buijs infortunata? E dov’è il problema? Ci pensa la schiacciatrice tedesca classe ‘98 a prendere a prendere per mano la Saugella Monza e a condurla al sesto posto in classifica. Orthmann chiude la fase di andata con 141 punti, 13 ace, il 36,0% in attacco e il 45,5% in ricezione, numeri che testimoniano la grande crescita di questa giocatrice.

Rossella Olivotto Quando si dice che il centrale non è un ruolo determinante non si pensa certo ad Olivotto. Ha la media di 9,5 punti a partita ed è una delle migliori giocatrici come continuità nel girone di andata. Precisa in attacco (49,7%) diventa devastante a muro (39). Chissà che la giocatrice di Bergamo non possa tornare utile anche alla Nazionale di Mazzanti…

Sara Bonifacio Dopo una stagione in cui ha visto poco il campo, Bonifacio arriva a Busto Arsizio con il desiderio di mostrare a tutti il suo valore. Partita dopo partita, l’ex centrale di Novara diventa l’arma in più della squadra di Mencarelli con 28 muri e il 53,1% in attacco.

Monica De Gennaro Ogni volta che non viene sfruttata una difesa di De Gennaro si commette un delitto contro la pallavolo. È senza dubbio il miglior libero al mondo: acrobata senza paura, capace di opporsi alle bordate delle avversarie (53,9% di efficienza in ricezione), ma anche di regalare alzate in bagher d’altri tempi. Tecnicamente spaventosa.

Igor Gorgonzola Novara Al limite della perfezione. Un girone di andata in controllo e dominato. Le ragazze di Barbolini sono forti caratterialmente nel reagire alla sconfitta in Supercoppa contro l’Imoco e non sbagliano nulla in campionato, se non la partita di Cuneo: 11 vittorie in 12 partite sono qualcosa di unico in una Serie A1 così equilibrata. Novara incanta per fluidità e concretezza, con Paola Egonu a fare la differenza negli scontri diretti (14 punti contro Scandicci, 35 contro Conegliano, 20 con Monza e 33 con Busto Arsizio). Ora arriva la parte più complicata: confermarsi nel girone di ritorno e nei playoff Scudetto.

FLOP
Danica Radenkovic L’alzatrice serba è il grande flop della Pomì Casalmaggiore. Arrivata in Baslenga con grandi aspettative ed un ruolo importante nel sistema di Gaspari, Radenkovic si trasforma presto in un grande punto interrogativo, con diverse prestazioni timide e ricche di sbavature. La continua staffetta in cabina di regia con Pincerato (ultimamente schierata titolare) non fa altro che rafforzare le voci circa un clamoroso ritorno al Pala Radi: quello di Kasia Skorupa.

Kaja Grobelna L’apporto dell’opposto belga (12 punti a partita di media) non può essere sufficiente ad una squadra che aspira a grandi obiettivi come Busto Arsizio. Non è continua, non riesce a spostare gli equilibri e sbaglia molti attacchi (33 errori), tanto che spesso viene sostituita da Piani. Si evince che Grobelna è molto emotiva e di ghiaccio ha solo gli occhi: se entra nel gorgo non ne esce più.

Malwina Smarzek È considerata uno dei colpi più importanti del mercato di Bergamo, ma l’opposto polacco in poche circostanze mostra il suo potenziale (solo 127 punti nel girone di andata). La miglior realizzatrice della Volleyball Nations League 2018 fatica più del dovuto a trovare l’intesa con Cambi e spesso sembra un corpo avulso al resto della truppa di coach Bertini (attacca 298 palloni con il 35,9% di efficienza).

Giulia Mancini La giovane centrale di Cuneo appare acerba e con poco carattere. Non incide in nessun fondamentale (22 punti in 12 partite, 29,8% in attacco e 6 muri vincenti). Il suo servizio a questi livelli fa il solletico alle ricezioni avversarie (2 ace e 13 errori in battuta). Ormai sembra essere diventata una seconda scelta per coach Pistola, che preferisce affidarsi all’esperienza di Menghi.

Elena Pietrini È una delle schiacciatrici più promettenti della pallavolo italiana, anche se nel girone di andata non ha continuità di prestazioni a causa di un problema alla spalla destra: per lei appena 23 set giocati diluiti in 10 presenze, con il 26,6% in ricezione, il 31,5% in attacco e tanti errori. È ancora presto per bollare come flop una ragazza di 18 anni al primo anno in Serie A1, ma considerando le sue indubbie qualità non si può essere contenti del modo in cui è cominciata la sua stagione.

Valentina Tirozzi Arriva all’Imoco come martello di riserva. Complici gli impegni ravvicinati e l’infortunio occorso a Megan Easy, l’ex giocatrice di Firenze e Casalmaggiore ha diverse occasioni per giocare, ma non riesce a trovare il ritmo in attacco (28,2%) e soffre tantissimo in ricezione (24,7% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per le Campionesse d’Italia.

Coach Luca Chiappini Si sa che per dare uno scossone ad una squadra quando le cose non vanno bene il primo a “saltare” è sempre l’allenatore. Una sola vittoria in sei partite non è stata sufficiente al tecnico umbro per continuare il suo lavoro sulla panchina di Filottrano. Sembra che il provvedimento non fosse legato tanto alla classifica, quanto ad un clima di spogliatoio che non era più sereno.

Fenera Chieri Una vittoria in tredici gare. Magro bottino e tante riflessioni sulla Fenera di questo avvio di stagione. Partite alla mano, ci si accorge come la formazione di coach Secchi alterni discrete prestazioni ad imbarcate totali. È difficile immaginare un’altra candidata alla retrocessione al pari delle piemontesi, prive di una leader in grado di caricarsi responsabilità in fase offensiva.

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