Top & Flop SuperLega: Trento aveva fame di primato. Perugia, sicura di sè, ora rimugina. Kovar e Travica, che assi!

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Di Roberto Zucca

Terza giornata con cinque incontri e posticipi per quattro delle quattordici compagini della Superlega. La notizia più bella arriva da Trento dove la squadra di Lorenzetti conquista il primo posto in classifica battendo nettamente Perugia alla terza sconfitta stagionale. Soffre Civitanova ma sotto le proprie mura ha la meglio su Verona. Bene Modena che in tre set sconfigge Ravenna e si rifà sotto le magiche tre della classe. Prosegue la scalata di Milano che dopo la vittoria contro Latina in trasferta blinda il quinto posto. Padova, trascinata da un ottimo Travica vince a Castellana in tre set e condanna quasi definitivamente la formazione pugliese allo spettro della retrocessione.

Trento aveva fame di primato. Una stagione condotta magistralmente dai ragazzi Lorenzetti e un primo posto che nessuno meritava in tal modo. Il gioco migliore, il senso della squadra che ieri per l’ennesima volta ha demolito anche la vicecapolista Perugia è stato impressionante. Nessuno escluso, ma tre su tutti, ad iniziare da Kovacevic e Lisinac, abilissimi in attacco e concludendo con Vettori, rinato in questa stagione (ha dichiarato di aver ritrovato la grammatica del volley) e Giannelli. Perugia non ha potuto niente contro questa corazzata. Ed ora sotto a chi tocca.

Civitanova ha un Kovar come asso nella manica. Redivivo, eclatante, spensierato. In barba all’assenza di 4 mesi lunghissimi, il Kovar nazionale rientra dopo qualche sgambettata a Civitanova ed è subito show in banda. L’ex posto quattro azzurro esalta la curva marchigiana e sfoggia contro Verona una serie di colpi proibiti che contribuiscono al successo della Lube sulla Calzedonia. Bravi anche Juantorena e Leal stasera e Sokolov che vince il quinto gioco in solitaria. Ma stasera il palazzetto è tutto per l’asso nella manica di Civitanova. Bentornato Kovar.

Modena passeggia contro Ravenna. Ricezione perfetta, bravo Rossini questa sera. Modena prosegue l’inseguimento alle prime tre della classe e pianta un netto 3-0 alla Consar. Zaytsev rientra in anticipo rispetto ai tempi di recupero, segno che Velasco ha bisogno di lui. Bella gara per lui e bel rientro anche di Mazzone che con Anzani coprono le ambizioni di Ravenna quanto basta.

Milano non si ferma più. Il quinto posto sembra ormai di suo dominio. E di Clevenot e Maar che vanno a costituire una delle coppie di banda più interessanti della stagione. Abdel Aziz non sembra essere più il perno su cui ruota tutta Powervolley e Giani gongola come non mai. Questa Milano piace sempre di più e stasera miete un’altra vittima sul campo ovvero Latina, con un gioco spericolato in banda e sulla diagonale. Quali altre sorprese ci riserverà questo sestetto?

Travica fa volare Padova. Sul filo del rasoio del secondo set è la sua esperienza a farla da padrona e la sua regia è magica come ogni suo palleggio. Esalta Torres che conclude come MVP e manda un chiaro segnale a Blengini: cosa aspetti a riportarlo in azzurro?

Perugia ora rimugina. Sicura di sé, in calo fisiologico e fisico. Bernardi invita alla calma ma quella che si è vista ieri sera è una Perugia carica dei suoi piccoli difetti di fabbrica: talvolta individualista, persa quando Leon è in calo. Ieri non ha funzionato granché, a cominciare dall’attacco e quando si chiede la partita perfetta come nel caso di Trento non basta il dream team. È mancata la squadra, forse si sta ancora formando il collettivo. Ma i playoff incombono e Mister Secolo deve correre ai ripari.

Verona cade senza demeriti. La Lube è una compagine con cui può lottare e stasera qualche errore in meno avrebbe garantito una serata amara per Civitanova. Peccato, cara Verona. Matej ingrana sempre di più e a sorpresa Spirito recita la parte del leone. Forse qualcosa di più lo si deve pretendere dalle bande. In centro Birarelli (finalmente) ha il suo spazio. Continuare così e l’effetto ariete è assicurato.

Ravenna il tuo salvatore è d’Argenta! Un felice rientro in casa Consar, concretizzato da un convincente 60% in attacco. Andrea Argenta è una bella novità per la Ravenna che stasera perde sul campo di Modena ma non gioca male. Funziona la diagonale e Poglajen deve graffiare di più. Ma tutto torna. Al ritorno.

Latina e il carbone nella calza. Molto rumore per nulla. Sovrastata da Milano in quattro set dopo aver vinto il primo, la Top Volley si lascia andare emotivamente e Powervolley la surclassa. Si salva solo Ngapeth che anche stasera ne mette a terra 24. Per il resto male Stern e Sottile che sono chiamati ad un impegno più concreto soprattutto contro avversarie come Milano, battuta all’andata.

Castellana non sorride mai. Quindicesima sconfitta su quindici gare. Cosa altro si può aggiungere? La squadra è troppo poco rispetto al resto delle avversarie. A Falaschi rimane poco materiale umano per costruire il gioco. Avanti fino alla fine ma condanna alla retrocessione quasi ottenuta.

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