Top & Flop SuperLega: Modena si raduna intorno al suo Zar. Perugia brilla, brava Verona

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Di Roberto Zucca

Tutto come da pronostico. I playoff iniziano con quattro successi delle favorite e con il rinvio di eventuali sorprese per gara due.

Nell’anticipo del sabato Modena liquida in tre set la pratica Milano in una gara che non ha destato particolari sorprese. Perugia lotta per un set ma poi vince agevolmente in altrettanti parziali la sfida contro Monza. Stessa sorte per Trento che contro Padova lascia poco spazio all’immaginazione e vince 3-0 dopo poco più di un’ora di gioco. Lotta solo Civitanova che impiega ben cinque set per avere la meglio sulla Calzedonia. E sabato già si replica con la seconda puntata.

Il top:

Modena si raduna intorno al suo Zar. Questo Zaytsev dà la carica giusta ad un organico che ha sofferto tutto l’anno di discontinuità. Ivan suona la musica che tutta la banda vuole seguire e la Azimut lascia davvero poco sul campo contro Milano. I sedici punti del biondo più famoso della pallavolo italiana, seguono un’ottima prova di Urnaut e una bellissima prova di Christenson che si dimostra lucido e pronto per affrontare questi playoff al meglio. Chissà che proprio in questo nuovo campionato si ritrovi il segreto della Modena perduta da metà campionato!

Perugia con Leon e Colaci brilla. Fenomenica partita per entrambi, corollata da ace, muri e da difese spettacolari che valgono il titolo di MVP per il libero della Sir. Per il resto Perugia dopo un primo set da brivido conclusosi 31-29, passa agevolmente davanti al proprio pubblico. Bravissimo De Cecco a traghettare la squadra ma anche il buon Bata segna il passo soprattutto nel secondo parziale. Niente di negativo da dichiarare. La Sir c’è e si vede.

Trento strabiliante liquida la pratica Padova. Giannelli amministra molto bene Kovacevic che nelle grandi occasioni spinge sempre più degli altri e Padova cede affaticata da un gioco di Trento sempre diverso e creativo. Bravo Vettori a venir fuori da alcuni momenti topici della gara e ancor di più Russell che al servizio mette spesso in difficoltà i tentativi di ambizione della Kioene.

Se dovesse ripetere una gara così per Padova ci potrebbero essere poche chance di riuscita anche in casa.

Il Leal che non ti aspetti porta a casa la faccia di Civitanova. Fatica molto più del previsto ma grazie alla banda cubana, autore di una prova da 28 punti preziosissimi complice la vecchia volpe Bruninho, Civitanova vince la prima prova di questo complesso playoff. Sokolov maestoso al servizio è l’arma in più e Osmany segue a ruota questa prova del trio delle meraviglie. Non sfigura Verona ma all’ultimo molla spinta proprio da un Leal che sembra volare oltre ogni ostacolo. E forse è questa la differenza tra una Verona ambiziosa e una Civitanova feroce.

Milano non scende in campo. Apparsa troppo fragile, inaspettatamente Milano dopo aver cercato con le unghie e con i denti questi playoff si perde in gara uno e viene sovrastata da Modena. Abdel Aziz non spinge come dovrebbe e l’unico a crederci sembra davvero Clevenot. Sbertoli molto stanco le prova tutte ma non sembra riuscire a questa Powervolley. Per gara due è richiesta la miglior veste per Giani e il suo dreamteam. Uscire da questo playoff così presto non sarebbe nel suo stile.

Monza parte bene poi crolla. Forse stanca dalla finale di Challenge, Monza lotta ma si arrende dopo 30 minuti di partita allo strapotere di Perugia. Nessuno in doppia cifra nonostante un primo set dove rischia addirittura di imporsi, spaventando la capolista della regular season. Ci vuole la banda e il Buchegger delle grandi occasioni per piegare questa Perugia. E se in gara due dovessero presentarsi tutti gli elementi, per Orduna potrebbe essere davvero stimolante accendere la griglia del campo al Palaiper.

A Padova va bene così. Forse è la più sfortunata perché trova ai quarti la squadra più continua e costante nei risultati. Gioca tutto quello che ha, con un buon Louati e un Travica che non ha nulla da invidiare a Giannelli. Il centro prova ad osare ma spesso trova la difesa di Trento pronta ad esprimere i suoi schemi. Trento mura meglio. Padova tenterà di bloccare la Itas tra le proprie mura.

Brava Verona, puoi osare di più. Matej è un autentico protagonista e tenta l’impresa assieme a Boyer e Manavi. Verona ha il rammarico del primo set finito 32-30 tra l’entusiasmo generale della tifoseria e quella dei diretti protagonisti che si danno battaglia. Si replica in gara due dove Alletti e Solè potrebbero diventare le chiavi di una eventuale bella. Verona però, deve crederci.

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