Foto: Stefano Ferrari x Fipav Brescia

Tiziana Gaglione (Fipav Brescia): “Teniamo accesa la luce della speranza”

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Di Redazione

La lettera di una giocatrice di Serie C della provincia di Brescia, pubblicata qualche giorno fa dal Giornale di Brescia e ripresa dalla nostra testata, ha suscitato un grande dibattito tra gli appassionati, anche in seguito a un’ulteriore lettera inviata da un allenatore di Serie B alla redazione di Volley NEWS. Sul tema è intervenuta anche la presidente del Comitato Territoriale di Brescia della Fipav, Tiziana Gaglione, con un comunicato che pubblichiamo integralmente.

Ho letto con molta attenzione la lettera della giocatrice di pallavolo – scrive Gaglione – e, quale presidente territoriale della Fipav di Brescia, cercherò ora di chiarire alcuni punti che sono alla base delle scelte della Federazione. La Fipav, come tutte le federazioni sportive, ha il compito di organizzare e guidare l’attività agonistica di tutte le Società ad essa iscritte sul territorio nazionale ed ha a cuore, sopra ogni cosa e come più volte dichiarato, la salute dei propri associati. L’attuale situazione pandemica ha portato la federazione, nel corso di quest’ultimo anno, a raccogliere il grido d’aiuto delle Società e di molti atleti che nella pallavolo cercavano di trovare un’ancora ed un punto di riferimento nel nulla che ci ha accompagnati nel corso di questo ultimo periodo.

Il senso del proporre, nonostante tutto, la partecipazione ai campionati, sta proprio nel tentativo di tenere accesa la luce della speranza nella ripresa, cercando di non far scomparire le tante Società sportive , punto di riferimento sociale e di crescita , che in questi anni si sono prese cura di tantissimi ragazzi e ragazze. Perché tutto ciò possa accadere, la Fipav ha messo in atto , seguendo le direttive del Ministero della Salute e del CONI, un protocollo finalizzato alla tutela di tutti gli attori coinvolti, consapevole che il bene più prezioso, al di là di qualsiasi campionato o campione, è la salute.

Bisogna altresì distinguere l’attività territoriale, che abbiamo sospeso proprio per la situazione sanitaria locale, e l’attività di serie superiori che, proprio per essere campionati nazionali, si trovano ad incontrare realtà territoriali non così compromesse. Detto ciò, so che non è pensiero gradito a molti, esiste sempre e comunque la possibilità di scegliere. Noi, Fipav, Federazioni Sportive, Enti di Promozione, abbiamo il compito di sostenere un mondo, quello sportivo, nel quale crediamo e su cui scommettiamo quale ripartenza per il futuro dei nostri giovani. Non è nostro compito, né è in nostro potere, fare altro.

Lasciare le Società e gli atleti liberi di decidere (ma con regole e protocolli) è un grande esempio di rispetto dei ruoli e delle situazioni e non un lavarsene le mani. Ma spesso le imposizioni sono auspicate perché sollevano l’individuo dalla scelta, dando poi la possibilità di criticare a prescindere. Auguro a tutti noi di ritrovarci presto a parlare solo di sport, nel frattempo noi continuiamo a lavorare perché ciò accada“.

(fonte: Fipav Brescia)

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