Tik Tok Break #7: recuperi impossibili e sfide a suon di pose

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Di Stefano Benzi

Settimo appuntamento con il break dedicato a Tik Tok che si riapre dopo la pausa estiva e con l’attesissima ripresa dei campionati. Il social ha ormai superato il miliardo di utenti e pallavolo e beach volley risultano sempre in tendenza. Se avete video da divulgare non dimenticate mai di inserire i nostri tag #volleynews e #diamovoceallapallavolo. Ci farà piacere segnalarvi tra le nostre “nomination”.

UNO – Non è finita finché non è finita – #duriamorire @volley2020

La pagina russa dei fan di Volley 2020 si rivela sempre ricchissima di spunti. Questo scambio raccolto a bordo campo in una partita dello scorso anno del campionato universitario americano è entusiasmante. Protagonista la linea difensiva della squadra maschile dell’università californiana di Santa Barbara. La partita è contro Irvine. Non è finita fino a quando non è a terra. E basta…

https://www.tiktok.com/@volley2020/video/6772209981107277061

DUE – Difficile è bello – #chisbagliaperprimo @vballrecruiter09

Nella sua immensa saggezza il grande Julio Velasco dice che nella pallavolo non c’è mai uno scambio uguale all’altro, nemmeno un ace. E che tutto sta ad adattarsi. Altro scambio straordinario tra recuperi miracolosi e improvvisati. Da una sommaria ricerca sappiamo che è una partita della finale nazionale high school americana tra la Beach, di Savannah (Georgia) in blu e la McCormick di Chicago. Ma la cosa sulla quale tutti ci siamo concentrati è… ma su che diavolo di fondo giocano? Abbiamo chiesto: è moquette. Polipropilene. Morbida ma terribile per le scivolate.

@vballrecruiter09

I swear this rally reminds me of a pinball machine #volleyball #volleyballgirls #volley

♬ FML – Arizona Zervas

TRE – Pose Challenge  #cheposetispari @lillete

Negli Stati Uniti è esplosa la moda di ricreare con un selfie situazioni di gioco estreme catturate sul campo, si chiama pose challenge. Ne escono video come questi, che sono piccole opere d’arte di autoironia. Difficile capire se sia più bello il frame catturato dal video o lo scatto ricostruito. Quando “spararsi le pose” assume un’altra definizione e tutte le giocatrici di pallavolo diventano splendide modelle da catalogo.

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