Miriam Sylla tra Nazionale, Conegliano e il ricordo di Bergamo

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Di Redazione

Miriam Sylla, nuova schiacciatrice dell’Imoco Volley, si è concessa una vacanza in Sardegna prima di riprendere, proprio ieri, gli allenamenti con la nazionale con cui spera di diventare un punto fisso per molti anni.

«Adesso ho ancora un po’ la testa tra le nuvole» sorride Sylla prima di raggiungere Roma per il ritiro azzurro che la vedrà di nuovo protagonista dopo i problemi fisici che hanno caratterizzato l’ultima parte della Nations League, competizione che ha dovuto abbandonare anzitempo per una tendinopatia alle ginocchia. «Va sicuramente meglio rispetto a quel periodo – spiega Sylla a Il Gazzettino di Treviso – erano comunque problemi fisici che si possono sistemare con un po’ di cure».

La nuova pantera glissa con eleganza sul caso del medico e del fisioterapista della Nazionale che nei giorni scorsi si sono dimessi, a quanto pare per divergenze con il commissario tecnico Davide Mazzanti: «Non ne so nulla e comunque io sono lì per giocare». E per farlo sotto gli ordini di un ct che Sylla non nasconde di apprezzare: «Non si può mettere in discussione il lavoro di Mazzanti, perché con il passare del tempo si è visto che il nostro gioco è migliorato. Abbiamo iniziato a prendere fiducia e il gioco ha preso forma. Mi trovo bene con lui, mi piace seguire il suo modo di pensare la pallavolo e l’atteggiamento che ci indica».

Ulteriore vantaggio è la similitudine tra il gioco del commissario tecnico e di chi gli è succeduto sulla panchina dell’Imoco, Daniele Santarelli, che tra un mese e mezzo inizierà il lavoro precampionato in palestra con le pantere «un gruppo al quale spero di aggregarmi il più tardi possibile» incrocia le dita Sylla. Se così fosse, infatti, vorrà dire che l’Italia avrà fatto molta strada ai mondiali giapponesi di ottobre.

Nel suo saluto “social” ai tifosi bergamaschi, a fine aprile, la schiacciatrice di 181 centimetri si è autodefinita “un casino vivente” quando arrivò alla Foppapedretti, cinque anni fa. E adesso? «Penso di non esserlo più. Sono più grande, più sicura di me e con maggiore coscienza delle mie possibilità» afferma Sylla, che attende con grande curiosità di vivere il Palaverde da padrona di casa: «C’è un pubblico molto carico ed è un impianto interessante perché i tifosi sono vicini a noi atlete su tutti i lati del campo. Mi incuriosisce molto giocarci, dovrò familiarizzare con il palazzetto e anche con il pubblico, con il quale spero di entrare in sintonia perché per me è fondamentale, ritenendomi io una giocatrice grintosa. A Bergamo il sostegno dei tifosi non mi è mai mancato, spero che accada lo stesso anche nella mia esperienza a Conegliano».

(Fonte: Il Gazzettino Treviso)

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