Foto Rafal Rusek/PressFocus

Simone Parodi torna in Italia a Taranto: “Ho fatto la miglior scelta possibile”

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Di Roberto Zucca

La Polonia e Nikola Grbic lo hanno re-inserito nella lista di quelli che, nel suo ruolo, fanno sempre e comunque la differenza. Ora l’Italia è pronta a riabbracciarlo e lo farà da un palcoscenico che si preannuncia incandescente. Simone Parodi è un nuovo giocatore della Prisma Taranto dell’ambizioso presidente Antonio Bongiovanni e di Elisabetta Zelatore, che si riaffacciano in una serie A2 ambiziosa come non mai, e puntano tutto sul far tornare la Puglia in Superlega:

È proprio l’entusiasmo del presidente Bongiovanni ad avermi trasmesso la voglia di rientrare in Italia. La squadra è ambiziosa e con la guida di coach Di Pinto penso si potrà fare molto bene. Ci siamo parlati e la voglia di puntare al massimo e quindi alla promozione in Superlega è un obiettivo di tutti. Le premesse, devo dire la verità, ci sono tutte”.

Torna in A2 dopo 13 anni.

E qualcuno magari penserà che non avevo opportunità o altro. Ma a 34 anni un atleta deve anche saper fare pace con queste cose. Le dico che il mercato è ancora lungo e le proposte sono arrivate, ma ho saputo e voluto scegliere. Taranto non è un ripiego, è una scelta fatta con entusiasmo”.

Taranto per lei è un’occasione?

A gennaio forse non avrei preso in considerazione di tornare in Italia. Poi è cambiato tutto. La mia vita, la vita di tutti. Sono fermamente convinto di aver fatto con Taranto la miglior scelta possibile. Deve pensare che lo scorso anno mi sono trovato in una situazione molto particolare, che mi è servita molto. Per la prima volta nella mia carriera non avevo una squadra, ero fuori dal mercato a luglio“.

Poi è arrivato lo Zaksa.

Mai avrei pensato di andarmene all’estero. E invece, per la prima volta, ho rischiato e sono partito. E mi sembra sia andata bene perché ho dimostrato sul campo il mio valore. Ho imparato quindi sulla mia pelle che chi non rischia non fallisce. Se fallirò, lo farò con la motivazione e l’entusiasmo di averci provato fino all’ultimo. Crescere vuol dire fare i conti con tutto. Rispetto a qualche anno fa, mi creda, penso di essere un Simone Parodi molto più maturo e consapevole”.

Foto Instagram Simone Parodi

Mi parlava di squadra. Che roster è?

Assortito in ogni reparto. Sono molto felice di giocarmi questa avventura con Aimone Alletti, che è un caro amico e un giocatore molto esperto nel suo ruolo. Per il resto, sono tutte persone con cui non ho ancora giocato e qualche trattativa so che ancora è in corso. Ma la volontà di puntare in alto è un obiettivo”.

Perché teneva così tanto a tornare in Italia?

Perché è il mio paese. Perché nonostante il bellissimo ricordo della Polonia, volevo giocare nel campionato da cui ho iniziato. Non escludo che in carriera l’estero potrebbe rientrare, ma sono molto felice di stare di nuovo in Italia”.

Parlando di Italia, non posso non chiederle se con la discesa in A2 vede difficile un eventuale coinvolgimento in nazionale.

No, perché non credo sia un tema legato alla Superlega o alla A2. È un tema a cui tengo molto e per cui lavorerò tutta la prossima stagione. Il campionato del prossimo anno sarà molto particolare, fondamentale per le convocazioni di Tokyo. Io darò il 200% in campo per arrivare a quell’obiettivo”.

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