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Siena, il patron Bisogno: “Ritirerò la squadra se non potremo giocare al PalaEstra”

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“Ritirerò la squadra dal campionato di A2 se l’Emma Villas non potrà giocare al PalaEstra. Chiamerò la Lega e dirò che non parteciperemo al torneo“. Parole dure quelle di Giammarco Bisogno, apparse questa mattina sulle pagine de La Nazione Siena.

La nuova amministrazione comunale sembrerebbe infatti intenzionata a far partire al più presto i lavori di messa in sicurezza dell’impianto, in programma da diversi anni e sempre rimandati. Lavori che richiederebbero sulla carta almeno tre mesi, rendendo il palasport inutilizzabile – nella migliore delle ipotesi – per tutta la prima parte del campionato. Il tutto a dieci giorni dall’avvio del ritiro di inizio stagione.

Secondo il presidente del club senese non ci sarebbero sedi alternative possibili: a Chiusi gioca il San Giobbe Basket “e poi non posso fare il gioco di andar via e ritornare da dove sono partito. Giocare a Firenze costerebbe 8-10 mila euro a partita, non possiamo permettercelo”. Non da meno l’aspetto legato al business: “Tutti gli sponsor e i contatti sono in città, investono perchè siamo a Siena” spiega.

Non accuso il comune, capisco la situazione, ma non c’è più tempo per cercare altre soluzioni. Se iniziassero i lavori a marzo, potremmo individuare altre strade. Non c’è neanche il progetto per iniziare i lavori, una deroga anche a tempo e con posti limitati potrebbe essere accettabile“.

Domani l’incontro tra l’amministrazione comunale e le società interessate all’impianto (Emma Villas Siena, Mens Sana Basket e Polisportiva) per trovare una soluzione che crei il minor danno possibile.

Nel pomeriggio, attraverso una nota societaria, il patron della Emma Villas Siena ha tenuto a chiarire alcuni aspetti.

Innanzitutto il nostro primo augurio è quello di trovare una soluzione condivisa per questa stagione. Sono al corrente delle volontà della nuova amministrazione di procedere nell’immediato con i lavori di messa a norma del palazzetto allo scopo di tutelare la sicurezza degli spettatori e di chi lavora all’interno della struttura. Da parte nostra c’è la massima solidarietà a riguardo – le parole di Bisogno – . Tuttavia devo esporre a questo punto le mie grandi perplessità e incertezze circa la possibilità di poter procedere per questa stagione ad un campionato di Serie A. Se non abbiamo la possibilità di disporre di una struttura a Siena adeguata alle normative richieste per poter svolgere il campionato di pallavolo di questa categoria (quantitativo di posti minimo, una determinata altezza del soffitto…) purtroppo non vedo altre soluzioni valide. Le strutture indicate come alternative poiché a norma sono tuttavia difficilmente praticabili per una serie di motivi che abbiamo già valutato”.

Prosegue il Presidente Giammarco Bisogno: “Il problema circa la sicurezza dell’impianto pone un dilemma non solo per lo svolgimento delle gare ufficiali, con annesso numero di spettatori, ma anche per tutto il normale svolgimento delle attività quotidiane di atleti e staff in campo durante la preparazione e gli allenamenti. Non è assolutamente mia intenzione spostarmi dalla città di Siena in cui negli anni ho coltivato e costruito questo movimento, in cui ho investito strategicamente con l’azienda a partire dallo store del tour operator in Piazza Matteotti e ho coinvolto una rete di sponsor locali e nazionali che avevano specifico interesse su questo tessuto territoriale. Aggiungo a queste istanze quella non da meno dei tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Ho il dovere di tutelare questo movimento e chi vi ha preso parte nei limiti del possibile. I tempi brevi circa la comunicazione dell’intervento strutturale penalizzano anche ogni reazione preventiva: pensare a soli dieci giorni dall’inizio della preparazione di cambiare tutto, e dunque lavorare in termini brevi su una nuova sistemazione e nuove contrattualizzazioni, è una cosa complessa e quasi impossibile”.

Ribadisco la totale priorità alla sicurezza – conclude il Presidente Bisogno – ma come club dobbiamo essere concreti anche in vista di quelle che sono inevitabili difficoltà logistiche nello spostamento dall’oggi al domani di un gruppo di trenta e oltre persone e di altrettanti collaboratori coinvolti nel progetto. Concludo sottolineando che non è nostra intenzione creare disagi e problemi alla città e agli organi amministrativi ma credo che in questo momento serva assoluta chiarezza e compattezza nel rispetto della serietà del nostro progetto che, nonostante successi ed insuccessi, ha da sempre rappresentato degnamente ed onestamente il nome dell’azienda Emma Villas e della città di Siena”.

(fonte: La Nazione Siena, Comunicato Stampa)

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