Sara Leoni: "Ecco gli obiettivi per la stagione estiva. E che emozione battere la coppia della Nazionale"

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Di Redazione

All’interno del programma di Radio Volley “Storie da spiaggia“, abbiamo intervistato Sara Leoni, beacher modenese che ci ha raccontato la sua vita… tra pallavolo e beach volley!

“Non mi considero una vera beacher (ride, ndr). Il beach volley è ancora una disciplina un po’ snobbata da parte degli addetti ai lavori. Dopo 20 anni di pallavolo ho avuto questo colpo di fulmine, anche grazie al mio fidanzato che me l’ha fatto scoprire. Ormai gioco da 2-3 anni, ma l’approccio è stato amatoriale, e tutt’ora mi ci dedico solo durante la stagione estiva”.

Durante l’anno, infatti, fai la pallavolista. Raccontaci qualcosa di te.

“Gioco in serie C: la scelta di giocare in questa categoria nasce dal fatto che cerco di tenere un contatto con la sabbia anche d’inverno. Cerco di fare sempre qualche allenamento e qualche torneo di beach durante l’anno: per ora è un compromesso che funziona”.

La giornata tipo di Sara Leoni.

“Io lavoro, non faccio la pallavolista di mestiere. Durante la pausa pranzo, però, cerco sempre di fare almeno 15 minuti di attività, per non perdere il ritmo. Alla sera, poi, si fa allenamento indoor: mi alleno io, e ogni tanto faccio anche l’allenatrice. La mia vita è una corsa continua tra lavoro, sabbia e palestra!”

Che sacrifici fai, anche a livello culinario e fisico?

“Io in realtà sono una golosona (ride, ndr). Da perfetta emiliana, mangio qualsiasi cosa. Non faccio sacrifici alimentari particolari, faccio solo 15 minuti di attività metabolica durante l’orario di pranzo”.

Cosa ti dà il beach volley, che giustifica così tanti spostamenti per fare i tornei?

“Non credevo potesse esistere una passione così grande. E’ uno sport che ti dà tanto a livello empatico, in ogni scambio, in ogni punto ti dà un’energia incredibile. Sono emozioni fortissime, che vanno provate”.

So che il tuo fidanzato Davis ha aperto una scuola di beach. Quanto ti aiuta averla vicino a casa?

“Avere dei campi è fondamentale. Chi non è vicino al mare, come me, parte sempre svantaggiato. Avere i campi significa potersi allenare gratuitamente o quasi, e per questo devo ringraziare Mutina Beach e il mio fidanzato, che mi danno questa opportunità”.

I tuoi progetti per questa stagione estiva.

“Io e la mia compagna Giada Godenzoni giochiamo in serie C indoor. Confesso però che entrambe stiamo valutando se smettere l’indoor per dedicarci unicamente al beach. Vorremmo unire le nostre strade, e anche le nostre scuole di beach volley – Mutina Beach di Modena e Power Beach di Rimini e Ravenna – entrambe abbiamo una grande passione, ma siamo abbastanza “giovani” come esperienza nel beach”.

Quale potrebbe essere il vostro obiettivo a breve termine?

“L’idea è quella di riuscire a partecipare ad un torneo internazionale per la prima volta. Comunque vorremmo fare qualche tappa di campionato italiano e di Coppa Italia. Progetti definiti ancora non ne abbiamo, dato che non sono ancora usciti i calendari. Vorremmo sicuramente puntare ad un podio però”.

Che tipo di giocatrice sei sulla sabbia?

“Si vede in me l’impronta dell’indoor. Punto più sulla fisicità che sulla manualità: sono 1.83 m, ma sto lavorando per diventare una giocatrice sempre più completa”.

La giocatrice più forte che tu abbia mai incontrato.

“A livello italiano non c’è nessuna a cui mi ispiro particolarmente. Ultimamente sto studiando tanto la scuola americana, che produce sempre giocatrici giovani di grande talento. Da noi non c’è ancora un’idea precisa di scuola alla base: siamo tutte giocatrici che si sono formate “da sole”.

Prima di salutarti, una curiosità: la tua vittoria più bella finora.

“Sicuramente quando io e Giada abbiamo partecipato alla Coppa Italia, avendo subito l’opportunità di scontrarci con la coppia della Nazionale Giombini-Zuccarelli: in quell’occasione riuscimmo a batterle 2-0, e fu una soddisfazione immensa”.

 

Clicca qui per ascoltare l’intervista integrale a Sara Leoni.

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