Rolando Cepeda è a casa: pena scontata dopo un anno e mezzo di carcere

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Di Redazione

E’ ufficialmente libero dopo un anno e mezzo di carcere l’ex capitano della nazionale cubana di pallavolo Rolando Cepeda, accusato nel luglio 2016 di aver preso parte a una violenza sessuale in Finlandia nel luglio del 2016.

Il fatto risale al torneo World Tour del 2016, Cepeda fu accusato di violenza sessuale da una donna finlandese a Tampere, un episodio avvenuto immediatamente dopo una partita, in un locale notturno all’interno dell’albergo dove era ospite la delegazione cubana che si stava preparando per le Olimpiadi di Rio.

Fu un caso clamoroso che fece molto discutere anche perché le indagini, inizialmente, caddero su un folto gruppo di giocatori, ben otto. Solo in un secondo momento tre atleti vennero scagionati mentre le accuse caddero oltre che su Cepeda su altri quattro compagni di squadra tutti condannati in primo grado.

La corte di appello di Turku nel luglio scorso ridusse la condanna a tutti i condannati: la pena più severa, quattro anni, cadde su Osmany Uriarte Mestre. Tre anni e mezzo per Ricardo Calvo Manzano, due anni e mezzo per Cepeda Abreu e un anno e tre mesi per Abrahan Alfonso Gavilan, già rilasciato nel giugno scorso dopo uno sconto della pena iniziale. Anche per Cepeda la pena è stata ridotta di quasi un anno. In carcere rimangono in due mentre il quinto condannato in prima istanza, Luis Sosa Sierra è stato scagionato dopo un anno di carcere per non aver commesso il fatto.

Cepeda, come i suoi compagni di squadra non ha mai ammesso la propria responsabilità. La donna vittima della violenza sostenne di aver accettato di trascorrere la notte con Osmay Uriarte ma di essere poi stata costretta con la forza a restare per tutta la notte nella stanza dai giocatori cubani. Il tribunale fissò anche una multa di 24mila euro.

Cepeda sarebbe già stato rilasciato sulla parola nell’ottobre scorso ma la notizia non è mai stata ufficializzata né dall’ufficio giudiziario di Turku né dal giocatore cui era stato concesso di tornare in patria: qualche giorno fa l’ex opposto della nazionale cubana è stato avvicinato nel palazzetto dello sport della sua città, Sacti Spiritus, dove stava seguendo una partita del massimo campionato e ha confermato di aver completamente chiuso i suoi conti con la giustizia finlandese. Quanto al rientrare in campo la questione è ancora da definire: la federazione cubana ha sospeso i quattro giocatori accusati e condannati in via definitiva e ha aperto un’inchiesta.

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