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Riforma del lavoro sportivo: le novità annunciate dal Governo

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Entrerà in vigore il prossimo 1° luglio la tanto attesa riforma dello sport, che cambierà sostanzialmente il quadro normativo soprattutto per quanto riguarda il lavoro sportivo. In vista dell’importante scadenza, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone hanno presentato un decreto correttivo che, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, è stato trasmesso alle Camere e alle Conferenze Unificata e Stato-Regioni per l’acquisizione dei rispettivi pareri e intese, per poi tornare in CdM per la seconda e definitiva lettura.

Tutele, semplificazione e trasparenza: queste, secondo i due ministri, le parole chiave che identificano i contenuti del correttivo, presentate oggi ai media. L’obiettivo è quello di “portare migliorie ed innovazioni normative nel mondo dello sport, con il riconoscimento delle dovute tutele a chi opera nel suo ambito, in un quadro sostenibile per il mondo del dilettantismo“.

Tante le novità, tra cui si segnala la semplificazione degli adempimenti in materia di lavoro sportivo, con norme che disciplinano le comunicazioni al centro dell’impiego e la tenuta del libro unico del lavoro. Uno strumento essenziale sarà il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, che consentirà ad associazioni e società sportive di inserire online i dati dei collaboratori sportivi. Altro cambiamento importante è quello che riguarda la maggior flessibilità nell’individuazione del tipo di rapporto di lavoro: in particolare, viene innalzato a 24 ore settimanali il tetto entro il quale il collaboratore potrà essere considerato “lavoratore autonomo”.

Nel decreto correttivo vengono introdotte norme specifiche per i giudici di gara, per i quali il rapporto di lavoro potrà essere attivato tramite convocazione o designazione dell’organismo sportivo, e per i dipendenti pubblici, con la previsione di un meccanismo di silenzio assenso per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva retribuita (extra orario di lavoro), mentre, in caso di attività non retribuita, sarà sufficiente una comunicazione al datore di lavoro.

Per il settore paralimpico sarà introdotta una nuova disciplina che consente agli appartenenti al club paralimpico di partecipare a competizioni e ad allenamenti con un permesso speciale retribuito, senza richiedere quindi ferie e conservando il posto di lavoro, con rimborso degli oneri sostenuti dal datore di lavoro.

Previsti, infine, l’abbassamento a 14 anni dell’età minima per l’apprendistato per l’istruzione secondaria sia nel professionismo, sia nel dilettantismo; l’intervento in tema di Irap con la previsione, per il mondo del dilettantismo, che non concorrano a determinarne la base imponibile i corrispettivi inferiori fino a 85mila euro; la previsione di un Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, da istituire di concerto con il Ministero del Lavoro, con compiti di promozione di iniziative di monitoraggio e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

(fonte: Comunicato stampa)

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