Ravenna, a Cantù il primo scontro diretto in ottica Play Off: “Partita durissima”

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foto Fabrizio Zani
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Comincia martedì sera, dal Pala Francescucci di Casnate con Bernate, casa della Pool Libertas Cantù, un trittico di scontri diretti in ottica playoff per la Consar Ravenna.

I brianzoli, al momento, sono ottavi in classifica, insieme a Santa Croce sull’Arno, che farà visita a Ravenna domenica prossima, a quattro punti dalla settima piazza, l’ultima utile per i playoff, ma con due gare in meno. Poi a chiudere il mese di febbraio la trasferta a Brescia, oggi quinta in classifica.

“Ci attende un duro periodo di sfide – ammette Marco Bonitta, coach della Consar Ravenna – ma siamo pronti a giocarcele. Però, come dico sempre, guardiamo una partita alla volta. Quindi, tutte le nostre attenzioni adesso vanno a Cantù”.

Il match di martedì (si gioca alle 19, diretta gratuita su Volleyballworld.tv e in differita venerdì alle 17 sul canale 78 di TRSport di Teleromagna, e coppia arbitrale al femminile con Maurina Sessolo di Fontanelle di Treviso e Beatrice Cruccolini di Perugia) è il posticipo della terza giornata del girone di ritorno, dovuto alla presenza con la nazionale Under 20 di un giocatore della Pool Libertas, Lorenzo Magliano, al Torneo Wevza a Francoforte, che metteva in palio un posto per i prossimi Europei di categoria. Quel posto se l’è preso la Francia, che ha battuto in finale gli azzurrini ma Magliano si è consolato con il premio di migliore schiacciatore del torneo.

I brianzoli hanno vinto tre delle ultime quattro gare giocate, l’ultima ad Aversa il 30 dicembre scorso, ma grazie anche a cinque tie-break giocati (2 vinti) hanno fatto punti in otto delle ultime nove partite, con cui hanno risalito la classifica. Il rendimento della Pool Libertas non è logicamente sfuggito a Bonitta e a Goi e compagni.

“Ci attende una partita durissima perchè Cantù in generale, ma soprattutto in casa, sta giocando molto bene e ha fornito prestazioni importanti. Andiamo ad incontrare una squadra coriacea, combattiva, che ha qualità nella correlazione tra la prima e la seconda linea e un giocatore importante come Gamba che lo scorso anno è stato il secondo miglior realizzatore. Servirà una prestazione di altissimo livello per portare a casa un risultato positivo, ma ci siamo preparati bene. Due giorni in più di allenamento a prolungare una settimana strana e inusuale ci hanno permesso di recuperare un po’ di energie e di riflettere e analizzare quello che non ha funzionato nell’ultima gara contro Cuneo. Siamo naturalmente dispiaciuti di avere di avere perso la partita in maniera netta però questa sconfitta non guasta certo il momento positivo che abbiamo avuto. Gli esami sono fatti anche per potere avere delle possibilità in più e ne avremo ancora tante da qui alla fine. Cercheremo di fare tesoro”. 

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.