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Raphaela Folie: “Una finale così non è bella. Dobbiamo lavorare” (VIDEO)

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Di Eugenio Peralta

Non era certo quello che sognava Raphaela Folie per la sua prima finale da avversaria contro la Prosecco DOC Imoco Conegliano: l’ultimo atto della Coppa Italia Frecciarossa a Bologna si è concluso con un dominio gialloblu. Sconsolata l’ex giocatrice delle Pantere: “Loro hanno fatto meglio in tutti i fondamentali, abbiamo tanto da lavorare, soprattutto per l’approccio che abbiamo avuto nel primo set. Possiamo fare molto meglio. Loro sono una signora squadra, ma abbiamo lasciato loro troppe volte la palla in mano, e fermare Wolosz con palla in mano diventa difficile“.

Bisogna lavorare – ribadisce Folie – siamo contenti di essere arrivati in finale, ma una finale così non è bella. Sono mancati atteggiamento, battuta, muro-difesa; poi siamo migliorate un po’ nel secondo set però c’è tanto da fare. Ora ripartiamo, abbiamo fatto dei passi falsi ma ci portiamo via tutto quello di buono che abbiamo fatto e costruito. Da domani si torna in palestra per preparare la Champions e si pensa alla prossima partita, puntiamo al primo posto del girone“.

Marco Gaspari analizza così la sconfitta: “Non è stata la finale che volevamo giocare. Il primo set è stato la fotocopia della gara di campionato, se Conegliano batte così è difficile. Il secondo mi dà più rabbia, perché abbiamo giocato con numeri importantissimi in attacco, però ci siamo ‘sbrodolati’ su due-tre situazioni di difesa che conoscevamo, e con loro queste cose le paghi. Nel terzo set ci sono state subito tante imprecisioni: Conegliano non ti fa giocare, e se tu non metti il 110% rischi di infossarti in una partita molto brutta“.

Dobbiamo lavorare – continua Gaspari – perché l’approccio non è stato dei migliori. Possiamo migliorare, la squadra ha preso più continuità in attacco ma stiamo calando a muro. La fase cambio-palla sta migliorando, ma dobbiamo fare meglio su battitori aggressivi come Squarcini e Lubian e riprendere le sicurezze di qualche settimane fa. Dobbiamo ripartire e capire che per arrivare al loro livello c’è da lavorare tantissimo. Bisogna essere bravi a staccare e riattaccare“.

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