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Quanti timeout in italiano al Mondiale maschile: 10 allenatori su 32 vengono dall’Italia

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I migliori allenatori di pallavolo al mondo? Forse sono proprio quelli italiani, sempre ricercatissimi oltre i nostri confini nazionali. Al Mondiale maschile che si sta svolgendo nelle Filippine se ne contano ben dieci: Andrea Giani (Francia), Gianlorenzo Blengini (Bulgaria), Roberto Piazza (Iran), Fabio Soli (Slovenia), Emanuele Zanini (Belgio), Marco Bonitta (Egitto), Angiolino Frigoni (Filippine), Camillo Placì (Tunisia), Paolo Montagnani (Colombia) e ovviamente il nostro Fefè De Giorgi (Italia). Una vera e propria truppa tricolore che costituisce quasi il 30% del totale degli allenatori protagonisti della rassegna iridata, quest’anno a 32 squadre.

Altro fatto curioso è che di questi ben quattro sono stati sorteggiati tutti nello stesso girone e si stanno dando battaglia per conquistare nell’ultima giornata della prima fase i due pass per gli ottavi di finale. Parliamo della Pool A che vede Tunisia, Iran, Egitto e Filippine tutte a quota 3 punti con all’attivo una vittoria e una sconfitta a testa. Nell’ultimo turno, in programma domani, giovedì 18 settembre, vedremo uno contro l’altro Bonitta e Placì (Egitto-Tunisia, ore 7.30), Frigoni e Piazza (Filippine-Iran, ore 11.00).

La cosa più bella e curiosa che ci stanno regalando, però, sono i tanti timeout in lingua italiana, dove capita spesso di sentirli esternare anche espressioni ‘colorite’… Per chi segue assiduamente il mondo della pallavolo la cosa ormai non stupisce più, ma gli spettatori che seguono saltuariamente questo sport qualche domanda se la saranno posta. Il motivo è presto detto, nella Superlega italiana, considerata da sempre il campionato più competitivo e di alto livello al mondo, giocano regolarmente tutti i giocatori stranieri più forti. Giocatori che la nostra lingua ormai la parlano e la comprendono perfettamente.

Non deve stupire così se Giani, Soli, Blengini o Zanini durante i loro discrezionali si rivolgano ai loro giocatori senza farsi troppi problemi sull’uso o meno del francese o dell’inglese. Il discorso cambia forse per chi allena squadre nazionali di paesi emergenti nel panorama pallavolistico, ovvero Africa o Asia o Sudamerica. Ma anche in quei casi, tranne rare eccezioni, uno o due giocatori con cui rivolgersi in italiano li si trova sempre.

Di Giuliano Bindoni
(©Riproduzione riservata)

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