Prata , Rossato: "Nel nostro girone ci sono situazioni serie come quella di Cisano Bergamasco, nell’epicentro di questa terribile emergenza"

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Di Redazione

Dopo la partita del 7 marzo contro la capolista Porto Viro a porte chiuse, i giocatori della Tinet Gori Wines Prata sono stati dichiarati liberi; il preparatore atletico, Valter Durigon, ha fornito ai “Passerotti“, dalla prima squadra alle giovanili, dei programmi di allenamento personalizzati, che gli atleti stanno svolgendo nelle rispettive abitazioni, pur mantenendo un contatto giornaliero, via telefono e via Skype, con lo staff tecnico.

Qualcuno, come lo svedese Jacob Link, è rientrato a casa; altri sono ancora a Prata negli appartamenti messi a disposizione dalla società. In questi giorni Federazione, Lega e club stanno vagliando assieme varie ipotesi per concludere la stagione.

Le società di A3 sono in contatto e tengono videoconferenze per scambiarsi opinioni e considerazioni.

«La maggioranza dei club sarebbero dell’idea di finirla qua – spiega Mauro Rossato intervistato dal Popolo Friuli, responsabile della comunicazione del Prata – nel nostro girone ci sono situazioni serie come quella di Cisano Bergamasco, nell’epicentro di questa terribile emergenza. O come Brugherio, sfiorata dal dramma: il genitore di un giocatore era stato trovato positivo al covid-19 e la squadra, già il 7 marzo, aveva dovuto rinunciare alla trasferta di Fano».

«A fine stagione regolare mancherebbero solo tre giornate – continua Rossato – c’è anche chi vorrebbe portare a termine la stagione, come Porto Viro. La formula suggerita sarebbe quella di non disputare i play-off, ma semplicemente di portare a termine la regular season e di decidere promozioni e retrocessioni in base alla classifica finale della stessa. Chiaramente servirebbero almeno dalle 2 alle 3 settimane prima di riprendere con le partite ufficiali per consentire agli atleti di rientrare in condizione».

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“Wout D’heer rappresenta il prototipo di centrale moderno”, parola di Beppe Cormio

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La dirigenza della Cucine Lube Civitanova è stata di parola. Pochi innesti mirati in un roster al completo dopo l’arrivo del nazionale belga ex Taranto Wout D’heer, atleta in grado di garantire solidità a muro, potenza di fuoco dai nove metri e affidabilità nella fase offensiva. Come consuetudine, il primo a manifestare la propria soddisfazione è il dg Beppe Cormio, anima e motore del volley mercato biancorosso. 

Beppe Cormio (dg Lube Volley): “Wout D’heer rappresenta il prototipo di centrale moderno, dotato di buone caratteristiche nei fondamentali di muro e attacco. È un eccellente battitore, forse il migliore al servizio tra i centrali lo scorso anno, prerogativa che ci è mancata un po’ nella passata stagione nel reparto. Parliamo di un ragazzo giovane che ha tanta voglia di lavorare. Questa è una delle caratteristiche che abbiamo voluto considerare sin dall’inizio. Wout ha già avuto esperienze in un grande Club, era giovanissimo quando è andato a Trento e quando ha giocato, da titolare, una finale scudetto contro di noi. Sono convinto che abbiamo colpito esattamente dove avevamo delle carenze, con un giocatore che conosce bene il nostro campionato, la nostra lingua e si adatterà in pochissimo tempo calandosi nel suo ruolo nel migliore dei modi. Quindi siamo molto contenti di dare il benvenuto a un ragazzo prestante fisicamente e di primissimo livello dal punto di vista morale”.

(fonte: Lube Volley)