Federvolley

Polemica Fipav-LIBV sulle norme per la ripresa dell’attività

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Il conflitto tra Federazione Italiana Pallavolo e Lega Italiana Beach Volley si accende anche sul tema della ripresa dell’attività sportiva nella cosiddetta “Fase 2“. Nei giorni scorsi, infatti, è circolato un documento redatto dalla LIBV con la collaborazione di allenatori e dirigenti di diverse società, che riporta una serie di consigli e suggerimenti per il ritorno in campo: dalla gestione dei turni di allenamento alla sanificazione di palloni e reti, dalle limitazioni alle zone di transito a regole speciali per le partite. Un prontuario lanciato con l’hashtag #ripartiresicuri e, secondo la Lega, pienamente rispettoso della normativa vigente (qui la versione integrale).

Oggi la Fipav è intervenuta sull’argomento sconfessando il documento con toni estremamente critici: “Tali proposte, oltre a non avere alcun valore ufficiale, risultano allo stato attuale essere intempestive e fuorvianti, in quanto i criteri di sicurezza da adottarsi per la ripresa delle attività federali di allenamento (al momento esclusivamente individuale) saranno comunicati alle Società sportive dalla Federazione Italiana Pallavolo in questi giorni, solamente dopo completate  le verifiche delle Istituzioni e gli Enti competenti alla luce delle recentissime disposizioni in materia“.

Non occorre soffermarsi – prosegue il comunicato – su quanto possa risultare dannoso e pericoloso, soprattutto in questo delicato momento, far circolare informazioni prive di ufficialità, non rilasciate da Enti preposti a farlo, che possono creare confusione e disorientamento in chi le riceve e che potrebbero anche generare serissime problematiche dal punto di vista legale e assicurativo, qualora si verificassero casi di contagio a seguito dell’adozione di misure di sicurezza non conformi a quanto decretato dalle Istituzioni competenti“.

Approfittando dell’occasione la Fipav ha ricordato ancora una volta di aver revocato alla LIBV il riconoscimento come Lega Nazionale, decisione convalidata dalla Corte d’Appello e recentemente, lo scorso 10 marzo, anche dal Collegio di Garanzia per lo Sport del Coni. Di conseguenza, “la partecipazione a qualunque attività della stessa Lega costituisce agli effetti sportivi attività non autorizzata dalla Fipav“, che “declina qualsiasi responsabilità che dovesse maturare a carico delle società sportive e/o dei soggetti tesserati i quali, dando credito al documento segnalato, dovessero incorrere in addebiti di qualunque genere da parte delle autorità competenti, ovvero da parte dei privati nel malaugurato caso di contagio da Covid-19“.

(fonte: Federvolley, LIBV)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI