Play Off B1 femminile, la finale inizia in salita per la Chromavis Abo: in gara 1 festeggia Montale

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Di Redazione

Inizia in salita il cammino della Chromavis Abo nella serie finale play off di B1 femminile che vede le cremasche opposte alle modenesi dell’Emilbronzo 2000.

Nella gara 1, andata in scena ieri (sabato) a Montale Rangone, la squadra di Leo Barbieri ha ceduto 3-1, subendo il ritorno di fiamma delle padrone di casa dopo un ottimo primo set, dove le neroverdi hanno saputo fare la differenza con autorità (17-25). Da lì in poi è iniziata una partita estremamente equilibrata, un lungo ed estenuante braccio di ferro dove Montale ha saputo spuntarla per una manciata di palloni, quelli che scottano. E’ il caso, per fare un esempio, del secondo set, dove sul 23-23 le modenesi si sono aggrappate alla classe e all’esperienza dell’ex azzurra Tai Aguero, decisiva per il 25-23 che ha riaperto la partita nonostante la rimonta ospite dal 16-11 al 23-23.

I tira e molla nel punteggio hanno caratterizzato la terza frazione, costantemente a caccia di un padrone ma trovando la risposta solo sul 22-22, quando due muri di Montale hanno aiutato la squadra di Tamburello a spuntarla 25-22 e a portarsi sul 2-1. Con grande orgoglio e coraggio, la Chromavis Abo ha saputo stringere i denti anche quando la situazione era complicata (14-9), trovando l’aggancio a quota 21 per poi arrivare a giocarsi il successo del parziale in volata. Un muro di Cheli ha annullato il primo match ball locale, poi sul 24-24 hanno deciso un pallonetto di Brina e un attacco out di Dalla Rosa.

Le emiliane hanno tratto giovamento da un muro molto solido (16 block vincenti), con la coppia Aguero (opposta) e Brina (banda) a segno nel complesso rispettivamente con 19 e 16 punti. Offanengo, invece, – anche in questa occasione sostenuta da tantissimi tifosi al seguito – ha visto un grande apporto in posto quattro con 19 punti di Dalla Rosa e i 18 di capitan Porzio, mentre la doppia cifra è stata raggiunta anche dall’opposta Minati (13 punti) e dalla centrale Cheli (10).

La sconfitta non compromette i sogni di gloria della Chromavis Abo, che ora però dovrà sfruttare il fattore casalingo in gara 2 in programma alle 20,30 al PalaCoim di Offanengo: vincere con qualsiasi risultato sarà l’obiettivo per poi riportare i giochi all’eventuale “bella” di sabato prossimo a Montale Rangone.

EMILBRONZO 2000 MONTALE-CHROMAVIS ABO 3-1 (17-25, 25-23, 25-22, 26-24)

EMILBRONZO 2000 MONTALE: Bandieri 10, Aguero 19, Vece 10, Fronza 11, Bonifazi 1, Brina 16, Severi (L), Buffagni. A. N.e.: Cioni, Sandoni, Mukaj, Buffagni G., Ranuzzini. All.: Tamburello

CHROMAVIS ABO: Dalla Rosa 19, Cheli 10, Nicolini 4, Porzio 18, Gentili 8, Minati 13, Giampietri (L), Bressanelli. N.e.: Colombetti (L), Rossi, Marchesi, Raimondi, Russo. All.: Barbieri

ARBITRI: Paolicelli e Lops

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.