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Pier Paolo Partenio: “A Fano per vincere e conquistare la A2”

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La lotta dura senza paura con Macerata è cominciata solo da qualche settimana. Ma la Smartsystem Fano ha quell’arma in più che si chiama Pier Paolo Partenio e non è una carta da poco. Palleggiatore con un passato infinito, cominciato sin dagli anni della Lube e giocatore esperto e profondo conoscitore della serie A, Partenio è a Fano con un solo obiettivo:

Vincere. Lo scorso anno sono arrivato qui dopo l’esperienza negativa a Motta e sono stato felice di proseguire un progetto a medio termine proprio perché l’ottica della società è quella di conquistare la A2. Un traguardo ambizioso in cui credo, crediamo molto, e che faremo in modo di portare a casa“.

Fano gioca per vincere. E lei, Partenio, è uno che in A3 è considerato fuori categoria.

Ammetto che probabilmente l’esperienza che mi porto dietro farebbe pensare a me in una categoria superiore. Questo non toglie che affronto qualsiasi sfida con l’umiltà che ho sempre avuto. Per me giocare e vestire la maglia di Fano è una cosa seria e ci metto tutto me stesso perché non conta la serie in cui giochi, ma dimostrare sempre di essere all’altezza della situazione“.

Pier Paolo Partenio Smartsystem Fano OmiFer Palmi
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Lei è considerato un professionista quasi impeccabile nell’ambiente.

Io e mia sorella Laura siamo stati educati a questo mestiere sin da bambini. La gente si aspettava da noi questo, ovvero rispetto, lealtà, professionismo. Esattamente come quello che ha sempre espresso papà in carriera. Posso dire che questi sono i valori con cui sono cresciuto nell’ambiente della Lube e che mi porto dietro sin da ragazzino. Per me essere così anche fuori dal campo non è un sacrificio“.

Ora si trova però ad essere un senatore. Come ci si sente negli anni a passare dalla parte di quelli che devono dare l’esempio?

Fortunati. E motivati a trasmettere ciò che a suo tempo io ho imparato da alcune autentiche bandiere, come le chiamo io. Ho avuto la fortuna di essere cresciuto a Macerata e di passare a Piacenza, dove ho trovato in spogliatoio persone come Fei, Papi, Zlatanov, ovvero giocatori che erano considerati degli esempi da tutto il mondo del volley. Apprendi tutto ciò che puoi da questi campioni e cerchi di portarlo dietro negli anni“.

A Fano si dice ci sia un gruppo di giovani lavoratori.

Prenda un giocatore come Roberti, che settimana dopo settimana sta facendo un lavoro eccellente e in campo sta dimostrando di poter dare molto e raggiungere dei bei risultati. Questa in generale è una squadra operaia, così mi piace definirla. Non ci sono individualità o nomi ingombranti. È un gruppo che lavora molto bene e una squadra che cerca di andare oltre ogni domenica“.

Pier Paolo Partenio Smartsystem Fano
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Classifica alla mano, la lotta sembra essere nelle Marche…

Spero che sia così, perché anche Macerata ha un’ottima squadra e se la leadership del campionato resta in questo territorio è una bella sfida sia per noi che per i tanti tifosi che ci seguono. Noi ci siamo e ci vogliamo essere. Dico sempre che la gente quando viene qui deve avere paura di Fano e di questi ragazzi“.

Le manca giocare in categorie superiori?

Cercherò di ritornarci, le dico questo. Da bambino chiedevo sempre di asciugare il campo e non di dare i palloni per poter stare a un metro dalle partite che mi appassionavano e respirare quella competizione che si sentiva dentro il rettangolo di gioco. Spero di poter risentire certe sensazioni in futuro, lo ammetto“.

È felice di ciò che ha ottenuto?

Potevo pretendere qualcosa in più. Ma va benissimo anche così“.

Ha un rapporto viscerale con le Marche. Stare vicino a casa è stato un vincolo che si è posto?

No, visto che poi sono andato a giocare a Trento, Molfetta o Vibo e Piacenza. I tanti anni trascorsi a poca distanza da casa sono stati una coincidenza e non una scelta voluta. Poi se mi chiede quanto sto bene qui, le dico che Fano vuole essere una scelta futura e futuribile“.

di Roberto Zucca

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