Picco Lecco, Federico Belloni direttore tecnico del settore giovanile

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Federico Belloni è il nuovo direttore tecnico generale del settore giovanile della Pallavolo Picco Lecco, storica società lecchese fondata nel 1971 che oggi conta 150 atlete tra giovanile e prima squadra.

Belloni, classe 1983, è attivo nel mondo del volley dal 2010. Nelle ultime 4 stagioni ha lavorato per il settore giovanile del Vero Volley Monza; in precedenza aveva trascorso altri 4 anni alla Viscontini, sempre nel network del Consorzio Vero Volley, e ancora prima nel Visette Volley a Settimo Milanese. Nella stagione 2023-2024 allena l’Under 14 e l’Under 16 di Lecco, oltre che coordinare l’intero settore giovanile.

Ringrazio la società per la fiducia e il ruolo attribuitomi – dice il nuovo direttore tecnico – e sono convito che potremo creare una struttura giovanile di primo livello, un vero e proprio riferimento per il territorio. Costruiremo un gruppo di lavoro orientato verso un unico obiettivo e soprattutto determinato a mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze per un processo pluriennale di qualificazione delle nostre giovani atlete“.

Per le categorie Under 12, 13 e 14 – precisa Belloni – l’obiettivo è crescere numericamente, dando ancora più qualità a Under 16 e Under 18 nei prossimi due anni. La stretta relazione con la prima squadra, poi, deve essere un incentivo al successo e all’impegno per le ragazze più giovani. Noemi Monti e Gaia Invernizzi militano stabilmente nel roster della Serie A2 e hanno già esordito in campionato: si tratta di presenze attive e importanti per la motivazione dei nuovi talenti. Durante i mesi estivi confermeremo le esperienze di Beach Volley e quelle legate ai camp, pertanto l’attività della Pallavolo Picco Lecco risulterà spalmata su tutto l’anno“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.