Piacenza è nel cuore di Nikola Grbic: "Ti aspetto in SuperLega"

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Di Redazione

Carriera ad altissimo livello sia da giocatore che da allenatore: Nikola Grbic, dal 2016 sulla panchina della Calzedonia Verona, ha giocato per quattro anni, dal 2003 al 2007, a Piacenza dove ha sfiorato lo scudetto, vinto la Top Teams Cup ed un paio di Champions League, oltre a tantissimi altri trofei. Cittadina, quella emiliana, a cui Grbic è particolarmente legato sia perchè è proprio lì che è nato suo figlio, sia perchè è stato lo sfondo di anni importanti a livello agonistico. La Gas Sales Piacenza, tuttavia, quest’anno gioca in A2 mentre Verona in SuperLega, niente visita in Emilia Romagna, quindi, per il coach. Vi proponiamo un estratto della sua intervista al giornale Libertà.

«Purtroppo – dice – un’altra piazza storica è venuta a mancare in Superlega. Dopo Treviso e Cuneo, adesso non c’è più neppure Piacenza e questo personalmente mi dispiace parecchio, perché la pallavolo a Piacenza ha fatto grandi cose sia per la città che per il movimento pallavolistico in generale. Purtroppo le difficoltà economiche ci sono e se viene a mancare anche un po’ di stimolo, finisce tutto».

Adesso c’è la Gas Sales Piacenza, si gioca in A2.
«L’importante è aver mantenuto una squadra ai massimi livelli, sono contento che Piacenza ci sia ancora, seppure in A2. Il mio augurio è che possa tornare al più presto nella massima serie e farci compagni. Lo merita la città, lo meritano i tifosi, lo merita il movimento pallavolistico. Non segue tantissimo la A2, ma so che la squadra che è stata allestita è più che buona e sta facendo bene».

Piacenza fa parte del cuore dell’allenatore serbo.
«Si, emotivamente sono legato a Piacenza anche perché lì è nato mio figlio e lì ho trascorso anni molto belli e positivi. Sono certo che presto Piacenza l’affronterò ancora come avversaria, nella massima serie naturalmente».

Un augurio speciale a Piacenza, ai suoi tifosi e alla nuova società per l’anno nuovo.
«Non solo per l’anno prossimo ma anche per anche gli anni a venire: non mollare mai, stare vicino alla squadra e crederci in ogni istante. La società so che ha progetti a lungo termine, giusto così . Il campionato di A2 non è semplice, ma spero con tutto il cuore che al più presto Piacenza torni in Superlega, la città lo merita».

(Fonte: Libertà)

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