Perugia si conferma leader e vince su Trento. Modena e Civitanova facili su Latina e Sora. Ravenna riagguanta il treno dei playoff battendo Verona

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Di Roberto Zucca

Nessuna apparente sorpresa, salvo una sconfitta troppo arrendevole di Trento in casa contro la capolista Perugia. Nella settima giornata di ritorno della Superlega si danno battaglia le formazioni di metà classifica. Civitanova mantiene il secondo posto, liquidando in poco più di un’ora la pratica Sora, mentre Latina non approfitta dell’assenza degli opposti di Modena e viene sconfitta in tre soli set. La partita più bella si gioca a Ravenna, dove la Bunge sconfigge al tie break una fortissima Calzedonia. Monza sorprende Padova, che in terra brianzola incappa nell’undicesima sconfitta della stagione. Piacenza batte Castellana e conferma il sesto posto in classifica. Infine Milano vince facile nell’anticipo contro Vibo Valentia e riagguanta il treno dei playoff scudetto.
BIOSÃŒ INDEXA SORA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 0-3 (13-25, 20-25, 19-25)
Poco più di un’ora di gioco e Civitanova porta a casa il risultato contro il fanalino Sora, ormai condannato all’ultimo posto della Superlega. Lube implacabile con le sue stelle, che brillano dal primo minuto come i soliti Juantorena (13 punti ed MVP) e Sander (15 punti) protagonisti assoluti del match. Senza storia il primo set con la Lube che vola subito in vantaggio di 10 lunghezze grazie alle due bande. Poi un buon break di Sora con il solito Nielsen (6 punti) riporta la calma sul campo laziale, ma un primo tempo ed un muro di Stankovic (10 punti) e tre ace consecutivi di Juantorena permettono a Civitanova di allungare e di chiudere con Cester. Sora rientra in campo con un buon avvio di Petkovic (12 punti) che firma quattro ace consecutivi e sembra blindare il set.  Poi Kovar ed una pipe di Juantorena riportano Civitanova in vantaggio, vantaggio che non lascerà fino alla fine con un attacco lungolinea di Jiri, il quale conquista il massimo vantaggio in casa Lube. Equilibrato anche l’avvio del terzo set fino allo scatto felino di Juantorena, che a muro e in attacco impressiona e lascia spazio al giovane Milan, provenienza Padova, che entra e chiude con due punti una gara che per la Lube vale la conferma del secondo posto.

Il top: Osmany Juantorena. Gioca con la forza di sempre e vince un terzo set praticamente da solo. Le voci di un suo trasferimento in Russia non lo scalfiscono e questa sera fa capire alla Lube di voler continuare ad essere la pedina numero uno dello scacchiere.

Il flop: il gioco di Sora. A tratti troppo approssimativo con Rosso e Nielsen che non riescono ad entrare in partita fino in fondo. Un peccato vedere Seganov alle prese con i soliti errori. Ormai la diciottesima sconfitta ne decreta il k.o. definitivo.

DIATEC TRENTINO – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 0-3 (23-25, 21-25, 19-25)
Seconda vittoria in pochi giorni contro Trento per la capolista Sir. La squadra allenata da Lorenzo Bernardi espugna il PalaTrento in una gara senza storia, in cui i perugini dimostrano tutta la loro supremazia in questa stagione rispetto ai trentini che appaiono deboli in molti frangenti della gara. Perugia parte subito a razzo e trascinata da Russell (10 punti), Zaytsev (4 punti) e De Cecco combattono punto su punto contro il pericoloso Kovacevic (10 punti) che con Giannelli è perfettamente in serata. Perugia sferra il servizio di Atanasjevic (19 punti ed MVP) e il suo lungolinea da posto due che manda in crisi Trento e portano la Sir in vantaggio. La Diatec scuote la testa e parte determinata a riprendersi la partita, con Hoag (13 punti) che mette nero su bianco le idee di Giannelli e buca il muro perugino. Kovacevic insiste al servizio ma sbaglia la tattica di assalto, nella quale volteggia il gioco a muro di Podrascanin e la conclusione di Atanasjevic. Perugia si porta sul 2-0. Nel terzo gioco De Cecco si mette in luce per alcuni muri vincenti contro Kovacevic, che coadiuvato da Lanza opposto (10 punti) prova a riaprire la gara. Poi Anzani regala la spinta finale che permette alla capolista di guardare il campionato e gli avversari ancora dall’alto.

Il top: De Cecco. Funambolico anche a muro amministra questa Sir come non aveva mai fatto. Bello lo scontro con l’altro grande Giannelli, ma questa sera è Luciano a dominare ancora. Questa Sir sarà difficile da buttare giù. Questo De Cecco è la sua colonna portante.

Il flop: Trento non vince più? Se lo chiedono in tanti e stasera la debolezza ha ripreso possesso della sua metà del campo. Spaventati in attacco, graffiano solo con Kovacevic e Hoag. Lanza deve fare di più e Lorenzetti deve dare più continuità a questa squadra. Pena la perdita di un lavoro importante che ha portato Trento a riacciuffare le zone alte dopo una partenza complicata.

BUNGE RAVENNA – CALZEDONIA VERONA 3-2 (29-27, 13-25, 29-27, 22-25, 15-9)
Ravenna riagguanta il treno dei playoff e vince una gara che acquista il sapore della più bella vittoria della stagione. Verona è determinata e lo fa comprendere dal primo fischio dell’arbitro, con Manavinezhad (13 punti)  che mette molta pressione al servizio alla Bunge. Orduna risponde giostrando l’ottimo gioco in attacco di Marechal (17 punti) e Buchegger, il quale proprio al servizio conquista ai vantaggi il primo gioco per Ravenna. Partenza sprint per Verona nel secondo parziale con uno Stern (16 punti) e Jaeschke (23 punti) che manda Goi al tappeto più volte in fase difensiva. Nonostante i cambi di Soli con Gutierrez per Buchegger (29 punti ed MVP) e Pistolesi per Orduna Verona pareggia i conti. Vantaggi anche nel terzo parziale, dove Ravenna che rientra in campo trascinata dal bel gioco tra Orduna e Vitelli, deve anteporre l’avanzata di Maar che entra per l’iraniano Manavinezhad e sfrutta non poco il momento positivo del canadese. Poi il videocheck sul finale ribalta alcune situazioni arbitrali a favore dei ravennati e un errore di Pajenk consegna il vantaggio. Il quarto set lo vince Verona soprattutto con un bel gioco tra Spirito e Pajenk (11 punti) che con quattro ace nel solo parziale e Jaeschke in attacco conquistano il punto e la possibilità di giocarsi tutto al tie break. Ma è qui che la Bunge viene fuori, martellando con Poglajen (11 punti) e Marechal la difesa di Verona e infine con il migliore in campo, Buchegger, conquistano un’insperata vittoria al quinto set.

Il top: Buchegger. È la sua serata. Con 29 palloni ritrova una strada che sembrava smarrita per la Bunge. Continuando così Ravenna potrebbe essere una valida avversaria sulla strada delle grandi nei playoff scudetto.

Il flop: Verona che si arrende alla fine. Dopo due ore, nel quinto set ci si aspettava più ritmo per i terribili di Grbic. Jaeschke non graffia come sa nel finale e Stern gioca con meno continuità del solito. Attenzione ai finali di stagione a corrente alternata.

AZIMUT MODENA – TAIWAN EXCELLENCE LATINA 3-0 (28-26, 25-17, 28-26)
Modena dimentica la coppa di Bari ed ottiene una bella vittoria contro la Taiwan Excellence nonostante le assenze di Sabbi e Argenta, rimpiazzati da Pinali ancora acerbo. Primo set equlibratissimo con i laziali che alternano buone fasi di gioco con Savani (9 punti) dai tre e dai sei metri e Rossi che prova ad intimorire Rossini con qualche bella giocata di Sottile, mentre Modena incanta con Ngapeth (17 punti) e Holt (12 punti) che portano con un bellissimo attacco e un muro di prepotenza il vantaggio nelle casse emiliane. Latina sbaglia troppo e nel secondo set l’equlibrio è spezzato dal buon Urnaut (MVP e 19 punti) a muro e da Ngapeth che azzerano le iniziative di Starovic (14 punti) e Maruotti apparsi troppo deboli nei confronti del muro modenese. È il massimo vantaggio. Modena prosegue spedita anche nel terzo set con Ngapeth e Mazzone (7 punti) che giocano amministrando le giocate di Bruno nel migliore dei modi e accecano Latina che solo con Le Goff e Rossi prova a sbloccare la situazione. Ai vantaggi è ancora Monsieur Magique ad arginare la forza della Taiwan con un ace che lascia spiazzato Shoji e regala a Modena la terza posizione della classifica in solitaria.

Il top: Ngapeth. Non è il top scorer ma è lui che illumina il campo con alcune giocate spavalde e senza storia. Il francese dimentica una prestazione incolore in Coppa Italia e torna con prepotenza nell’olimpo dei migliori del campionato.

Il flop: Latina che arriva all’uva ma non sale sull’albero. Due set persi ai vantaggi sono tanti per una squadra che si trova davanti Modena priva dei suoi due opposti. Peccato per Starovic che non attacca come sa e per Sottile che spesso sciupa le sue scelte in attacco. Fine della corsa playoff?

GI GROUP MONZA – KIOENE PADOVA 3-1 (29-27, 13-25, 29-27, 25-19)
Questa è la Gi Group migliore della stagione. Quattro set che valgono la possibilità di riaprire il capitolo dei playoff trascinati da un Walsh che amministra una gara molto bella in cui Padova a tratti risulta irriconoscibile. Avvincente il primo set, dove Padova si spinge subito avanti approfittando di qualche errore di troppo in attacco di Hirsch (14 punti) e Plotnitskyi (23 punti) e del buon servizio di Travica che mette in difficoltà gli avversari. Monza con Beretta a muro riprende quota ed è un avvicendarsi punto a punto fino a che Nelli (20 punti) ai vantaggi non piazza un attacco e un servizio insidiosissimo ottenendo il primo gioco. Monza nel secondo smette di sbagliare ed esplode con i suoi Dzavoronok (17 punti) in attacco e Plotnitskyi al servizio e in pipe, i quali segnano un ritmo che annulla qualsiasi contromossa di Travica che sul 19-10 viene sostituito da Peslac. Padova prova a reagire ma Dzavoronok e il muro di un Buti stellare (13 punti) pareggiano i conti. Monza prosegue anche nel terzo set con un gioco in cui l’ottimo regista Walsh alterna il gioco delle bande con un esemplare Dzavoronok al ritmo della zona tre dove Beretta (7 punti) si fa sempre più implacabile. Nelli e Travica provano a inseguire la costanza della Gi Group ma senza Randazzo (17 punti) sostituito da Gozzo lasciano a Monza il massimo vantaggio. Padova resiste fino alla metà del quarto set con Polo (10 punti), poi Hirsch fa la parte del mattatore e costringe Randazzo e company alla resa. Palla dopo palla anche Plotnitskyi mette a tacere le iniziative dei padovani che incappano in alcune invasioni fatali e cedono la partita dopo un ace di Shoji e un bell’attacco di Plotnitskyi.

Il top: la squadra. Su tutti Plotnitskyi che mette a terra i palloni decisivi ma Walsh giostra in maniera impeccabile tutto il reparto offensivo. Brilla il centro con Buti e Beretta e Hirsch gioca una gara molto convincente. Rizzo in difesa è pronto e Dzavoronok conclude come sa. Finalmente Monza viene fuori (forse troppo tardi per questa stagione) per la squadra che doveva fare una stagione diversa. Applausi a scena aperta.

Il flop: Padova irriconoscibile. La squadra che non ti aspetti con un pericoloso down di Randazzo e Volpato che lasciano spazio alle riserve. Necessario dimenticare questa prestazione e tassativo ripresentarsi grintosi e determinati a fare bene già dalla prossima.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – REVIVRE MILANO 0-3 (17-25, 24-26, 23-25)
Milano forza dieci. Decima vittoria per la squadra di Andrea Giani in un anticipo su cui Vibo ha potuto fare poco contro una compagine che nonostante l’assenza del suo big Abdel Aziz, ha giocato con costanza e lucidità. Primo set a senso unico con i milanesi trascinati dal gioco entusiasmante di Cebulj (17 punti ed MVP) e di Piano (7 punti) che mettono spesso le mani sul gioco di Costa e Lecat (12 punti) e chiudono intenzioni importanti che nascono dalle mani di Perez. Vibo rientra nel secondo parziale più determinata, regalando un set equilibrato con Patch (10 punti) che inizia a mettere in campo i palloni che contano e Verhees (4 punti) che si fa più pericoloso a muro. A sbloccare la partita è un redivivo Klinkenberg (13 punti) che piazza due muro e due attacchi decisivi che ai vantaggi valgono il massimo vantaggio. Vibo sbaglia molto nel terzo parziale, soprattutto con qualche diagonale di troppo di Patch mentre Milano alterna Schott e Tondo (7 punti) che insieme riescono a dare un volto alla zona due mentre è ancora Cebulj ad essere l’uomo chiave dell’incontro e ad ottenere l’intera posta in palio con una bellissima serie di giocate vincenti che portano milano a 32 punti in classifica.

Il top: Giani il trascinatore. Non è un miracolo ciò che sta compiendo in questa stagione ma sicuramente ha trasformato una squadra interessante in un colosso macina punti. I playoff non sono un miraggio ma un obiettivo ormai vicino. E il merito è di colui che anni fa ci deliziava in campo ed ora anche fuori.

Il flop: Vibo che morde ma non addenta. Molti errori ed un ennesimo riassetto dopo la defezione di Antonov partito alla volta della Turchia non aiuta. Massari deve fare di più ma può farcela. Patch deve sbagliare di meno e a Verhees manca la continuità. Ma nel finale di campionato potrebbe accadere il miracolo.


WIXO LPR PIACENZA – BCC CASTELLANA GROTTE 3-0 (25-14; 25-17, 25-17)
La partita perfetta la gioca Piacenza. Castellana capitola in casa della LPR trascinata da un bravissimo Alletti che si riprende il sesto posto e punta dritto ai playoff scudetto.
Avvio di gara costellata da un tiro al bersaglio al servizio per le due squadre, sbloccate solo dal gioco di Baranowicz per Yosifov (6 punti) e Clevenot (12 punti) che trovano nel solo Moreira l’oppositore sulla strada del successo. Nella ripresa del secondo parziale spazio a Hebda (10 punti) che mette più volte in difficoltà la difesa di Manià, ma è Alletti (11 punti ed MVP) che con Parodi (10 punti) mettono insieme un blocco a muro e in attacco che spaventa i pugliesi e concede il secondo parziale alla LPR. Nel terzo Castellana parte con un bello sprint di Canuto, che spedisce Castellana in vantaggio. Poi Paris e Hebda sbagliano i servizi e Piacenza approfitta col solito Fei (12 punti) che attacca i palloni decisivi per il pareggio e la fuga, conclusa con un bel primo tempo di Alletti e un pallonetto di Yosifov che regalano una vittoria molto importante a Giuliani a soci.

Il top: Aimone Alletti. Che centrale, che grinta, che precisione. Una partita così fa molto morale ad un giocatore che fa sempre il suo con metodo e parsimonia. Stasera è in doppia cifra ed è sicuramente il migliore in campo.

Il flop: Paris. Siamo abituati a vedere in lui l’ago della bilancia di Castellana. Stasera non gioca la sua miglior partita e in attacco gestisce palloni meno perfetti del solito.

CLASSIFICA DOPO LA SETTIMA DI RITORNO:
Sir Safety Conad Perugia 54
Cucine Lube Civitanova 50
Azimut Modena 48
Calzedonia Verona 36
Diatec Trentino 36
Wixo LPR Piacenza 32
Revivre Milano 32
Kioene Padova 30
Bunge Ravenna 29
Gi Group Monza 22
Taiwan Excellence Latina 22
Tonno Callipo Vibo Valentia 12
BCC Castellana Grotte 10
Biosì Indexa Sora 7

PROSSIMO TURNO 7°GIORNATA DI RITORNO SUPERLEGA UNIPOLSAI
Mercoledì 7 febbraio 2018 Ore 20:30
Taiwan Excellence Latina – Diatec Trentino Diretta Lega Volley Channel
Revivre Milano – Azimut Modena Diretta Lega Volley Channel
Kioene Padova – Wixo LPR Piacenza Diretta Lega Volley Channel
Cucine Lube Civitanova – Gi Group Monza Diretta Lega Volley Channel
Sir Safety Conad Perugia – Tonno Callipo Vibo Valentia Diretta Lega Volley Channel
BCC Castellana Grotte – Bunge Ravenna 8/2/2018 ore 20:30 Diretta Rai Sport
Calzedonia Verona – Biosì Indexa Sora Diretta Lega Volley Channel

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