Paola Egonu si racconta: "Mi faccio crescere i capelli e scopro me stessa"

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Di Redazione

Paola Egonu torna a raccontarsi in un’intervista a Gaia Piccardi sul Corriere della Sera, come ai tempi della famosa intervista del suo “coming out“. E ancora una volta l’opposto dell’Imoco Volley Conegliano e della nazionale italiana parla di aspetti non banali della sua personalità, a cominciare dall’umore in quarantena: “Ci sono alti e bassi, giornate che volano e altre che non passano mai. Ma in questa situazione è normale avere sbalzi. Cerco di distrarmi e studio: ho appena dato l’esame di psicologia sociale, il prossimo sarà economia aziendale“.

Cucina nigeriana ma non solo, tv e Netflix (Sex Education) sono i passatempi di Paola, che rivela: “Dopo una vita con i capelli rasati, con le parrucche e le extension colorate, per la prima volta li sto facendo crescere. Non ne avevo mai avuto la pazienza ma adesso ho voglia di naturalezza, di essere me stessa. Sto molto da sola, abbiamo una chat con le compagne di squadra, ma non ci sentiamo tutti i giorni. Sono sempre in contatto con Miriam Sylla: con lei c’è un’amicizia che va oltre il campo. Ci si tira su a vicenda, ci si vuole bene“.

Egonu non vede l’ora di tornare in campo: “A patto che l’epidemia passi, accetto tutto. Il pubblico di Conegliano è la parte più bella delle partite ma, pur di finire, sarei disposta anche a giocare un playoff a porte chiuse“. Oltre al volley, le mancano “il contatto fisico con le persone, ricevere amici e parenti. Abbiamo tutti bisogno di affetto e amore, in fondo“. E, per restare al gossip, rivela di essere single: “Se penso all’amore oggi, il pensiero va ai miei genitori, ai miei fratelli e alla mia amica Mara“.

Il pensiero va anche alle Olimpiadi di Tokyo: “Mi aspettavo il posticipo, è giusto così. Andare a Tokyo a luglio sarebbe stato troppo rischioso: il virus, benché io stia attenta, mi spaventa. Si tratta solo di un sogno rimandato, non certo svanito. Hai un anno in più per crescere e migliorare, mi sono detta“. E la possibilità di diventare portabandiera azzurra è concreta: “Sono senza parole. Sarebbe un onore assoluto, sarei super felice, però sono abituata a credere alle notizie solo quando diventano ufficiali“.

Mi sto scoprendo, piano piano, per gradi – conclude Paola – come credo succeda a tutti. Mi sto impegnando per essere me stessa, sempre“.

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