Pallavolo Casciavola: raggiunto l’accordo con il libero Marta Tellini

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
Foto Ufficio Stampa Pallavolo Casciavola
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

La Pallavolo Casciavola è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo con la giocatrice Marta Tellini, che quindi nella prossima stagione vestirà ancora la maglia rossoblu griffata Gruppo Pediatrica. Nonostante la giovane età, per il libero casciavolino questa sarà la sua decima stagione con la casacca della Pallavolo Casciavola.

Marta Tellini, classe 2002, è infatti cresciuta nel vivaio rossoblu, dopo tutta la trafila nelle squadre giovanili all’età di 15 anni è arrivata la prima convocazione in prima squadra e allenamento dopo allenamento, partita dopo partita ha saputo ritagliarsi un ruolo sempre più importante, tanto da conquistare da protagonista due stagioni orsono la promozione dalla serie D e meritare la conferma per la disputa del secondo campionato di serie C consecutivo. «Quando mi hanno proposto di fare il libero, all’inizio ci sono rimasta male, accettai un po’ a malincuore, ma per fortuna l’ho fatto perché adesso sono molto felice del ruolo che svolgo». Nessun rimpianto nelle parole di Tellini per un ruolo che in molti interpretano come una bocciatura, anzi da giovanissima veterana, non lesina consigli anche alle ragazze del settore giovanile alle preso con questo ruolo: «interpretatelo sempre con passione ed entusiasmo, non sottovalutatelo perché riveste un’importanza decisiva nell’economia della squadra, allenatevi a ricevere qualsiasi tipo di pallone e credete in voi stesse».

La grande delusione di Marta Tellini, e non poteva essere altrimenti, riguarda la stagione appena conclusa: «ci son rimasta male per la sospensione del campionato, perché dopo tante vicissitudini eravamo ripartite e c’era tanta voglia di dimostrare tutto il nostro valore, nell’anno del ritorno in serie C ci saremmo meritate di arrivare fino in fondo, ma la salute prima di tutto e non si poteva fare diversamente».

Sulla conferma in maglia rossoblù Marta Tellini afferma: «sarà una stagione impegnativa, quest’anno ho anche l’esame di maturità al liceo linguistico Buonarroti e ho riflettuto molto se fermarmi o andare avanti, ma senza la pallavolo proprio non mi sono vista e la sfida del 2021 sarà quindi fare bene sia nello studio che nella pallavolo. Nella stagione passata potevo fare meglio, lavorerò sodo come sempre a disposizione del coach e della squadra, l’obiettivo, conclude Marta Tellini, sarà quello di migliorare a livello individuale, vincere più partite possibile, per regalare le giuste soddisfazioni al nostro straordinario pubblico, e divertirti con un bel gruppo squadra».

18 da compiere fra poco più di un mese, ma il libero rossoblu parla come un vero e proprio leader. Se il futuro è dei giovani, Tellini è li in prima fila per afferrarlo al volo, nel presente Marta è anche un esempio per le giovani atlete del settore giovanile, l’esempio tangibile che l’impegno e il lavoro in palestra porta sempre buoni frutti.

(Fonte: comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

Superlega Maschile

La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)