Oreste Cavuto e l’azzurro: "Dovrò fare a spallate per un posto, ma in campo ci posso stare"

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Di Redazione

Una VNL appena conclusa e un sogno olimpico da inseguire prima di concentrarsi sulla nuova stagione. In un’intervista al Corriere del Trentino, lo schiacciatore azzurro Oreste Cavuto traccia un bilancio della sua esperienza in nazionale: “La Volleyball Nations League è stata bella e formativa, soprattutto perché mi mancava il campo in maniera continuativa. L’estate non è finita, però: sono aggregato al gruppo che si allena nelle Marche, quindi cercherò di dare il massimo come ho fatto finora“.

Giocare con la nazionale maggiore è stata una grande emozione per l’attaccante abruzzese: “Lo scorso anno ho vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo con la Nazionale B, ma la differenza è netta: la maglia azzurra pesa, c’è scritto Italia sopra e se ne sente la responsabilità. Si vuole dare il massimo e non è mai facile, soprattutto dopo due stagioni in cui non si è giocato con continuità, come nel mio caso“.

Diventare titolare in nazionale è un punto di arrivo o di partenza? “Assolutamente di partenza. Ora si ricomincia da zero, è tutto di nuovo da dimostrare: ci sarà un posto in squadra da conquistare per i prossimi appuntamenti e sono consapevole di dover fare a spallate con i ‘big’ come Lanza e Juantorena per ottenerlo. Ma sono determinato a dimostrare all’allenatore che io in campo ci posso stare“.

Infine uno sguardo al torneo preolimpico di Bari: quella con la Serbia sarà la sfida chiave? “Senza dubbio. Prima dobbiamo sconfiggere Australia e Camerun, ma la Serbia è di un altro livello“.

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