Nuova avventura a Latina per Alberto Elia: "Daremo fastidio alle grandi"

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Di Roberto Zucca

La storia della sua carriera pallavolistica rappresenta un puzzle di momenti di nostalgia distribuiti lungo l’Italia e la serie A. A vederlo giocare si fa fatica a ricordare una persona più enigmatica in campo e più spumeggiante fuori. Alberto Elia, dopo una stagione a Ravenna, approda alla Top Volley Latina, società che lo riavvicina a quella Roma a cui è legatissimo e di cui rappresenta il lato più bello:

La scelta di Latina è legata ad una bella chiacchierata fatta col coach Tubertini prima dell’estate. Abbiamo parlato della società, dell’opportunità di essere inserito nella rosa e del percorso fatto sino a oggi. Mi ha fatto innamorare del progetto ed eccomi qui a disposizione della Top Volley”.

Che stagione sarà per lei?

Una stagione in cui, nel momento in cui verrò buttato nell’arena, avrò voglia di azzannare il pallone. Sono cresciuto così pallavolisticamente e ho fame di occasioni nelle quali poter dire la mia. Quindi Tubertini sa che quando mi chiamerà in campo, io sono pronto”.

La sua esperienza è nota a tutti. Superlega, anni importanti in A2. Le riconoscono il valore di essere stato così duttile?

È stata una palestra nel vero senso della parola. Gli anni di Santa Croce così come quelli di Perugia. Credo non sia una questione di prestigio, di Superlega, di atleti con cui ti scontri. Sono state esperienze che mi hanno riempito il cuore e sono state incredibilmente formative”.

Gli anni di Monza?

Anni di cui ho grande nostalgia. Bellissimo gruppo, bellissimi ricordi, soprattutto quelli legati alla promozione in Superlega. Avevamo la giusta ingenuità e la giusta fame per vincere tutto”.

Qui a Latina quale sarà l’obiettivo?

Il mio personale è quello di trovare uno spazio. Quello della squadra è sicuramente di dare fastidio alle migliori del campionato e blindare la roccaforte casalinga. Alcuni compagni per i vari impegni con la nazionale non li ho ancora incontrati. Ma potrebbero essere un’autentica sorpresa”.

Ha detto anche che un traguardo sarà quello di riportare il pubblico al palazzetto.

Il pubblico è importante, soprattutto in piazze come Latina che da anni vive con la pallavolo nel cuore, ma spesso è stata costretta a non poterla vedere nel proprio impianto. Mi piacerebbe vedere il palazzetto gremito. Secondo me per questa squadra ne vale davvero la pena”.

A 34 anni inizia a fare un bilancio della propria carriera?

“(ride, n.d.r.) Perché ho scelto di rientrare vicino a casa? Beh, sì, mi capita di pensare a quando arriverà il momento di uscire dal campo. L’effetto è la classica curiosità davanti all’inesplorato. Mi mancano dieci esami per laurearmi in Giurisprudenza. Pensarmi in quelle vesti mi affascina molto“.

Cosa vede guardandosi indietro Elia? Rimpianti?

Vedo un pallavolista risolto e risoluto nelle scelte. Ho ancora qualche capitolo della mia storia da scrivere. Ma se guardo a quel ragazzo arrivato a Treviso nel 2004 sono molto soddisfatto della strada che ho fatto”.

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