Noumory Keita: “Le mie esultanze non sono provocazioni. Si fa anche in NBA…”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 3 minuti
SHARE
Foto Lega Pallavolo Serie A
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 3 minuti

Di Redazione

Le sue esultanze colorite ed esuberanti hanno esaltato i tifosi della WithU Verona, ma anche suscitato più di una perplessità tra gli avversari e i commentatori: per l’ambiente della pallavolo italiana, evidentemente, non è facile digerire un personaggio estroverso come Noumory Keita. Il giovane bomber maliano, però, tiene a sottolineare che nei suoi gesti non c’è nulla di malizioso: “Mi piace festeggiare per me, per i compagni e per i tifosi – spiega in un’intervista a L’Arenanon lo faccio mai rivolto verso gli avversari, mai. Non voglio provocare nessuno“.

Non mi piace provocare – ribadisce Keita – non sono il tipo. Mi piace lo spettacolo, fare lo show come nella NBA. Perché non si può fare nella pallavolo? Si tratta di divertirsi e fare divertirsi i tifosi. Tutto qui“. Anche l’esultanza in cui mima il gesto del volo, assicura lo schiacciatore, non ha nulla di derisorio nei confronti del muro avversario: “Mi chiamano Aquila. E cosa fanno le aquile? Volano“. E pure per la mano davanti al viso, altra mimica ricorrente, c’è una spiegazione: “L’ho preso dal wrestler John Cena, significa ‘You can’t see me’, non puoi vedermi. Un gesto famosissimo nella WWE“.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

Serie B / C / D

La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".