Non c’è pace per il PalaBianchini di Latina

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Di Redazione

Torna a far parlare di sé il PalaBianchini di Latina. Nell’articolo riportato da “Latina Oggi” nell’edizione odierna, si legge quanto il palazzetto sia in condizioni pessime per poter essere utilizzato dalle società sportive di vertice.

Domenica 21 ottobre la Top Volley Latina, che da 17 anni si onora di rappresentare il comune capoluogo nel massimo campionato, giocherà la prima partita casalinga della nuova stagione di Superlega al “PalaBarbuto” di Napoli. Inutile nascondere che questo esilio in terra partenopea è l’ennesima sconfitta per la città, forse la più dolorosa, anche se nella storia del club pesano come un macigno le due semifinali scudetto, rispettivamente contro Trento e Modena, che il club di via Don Morosini giocò a Frosinone.

Il problema è sempre lo stesso: il palazzetto dello sport di via dei Mille. Una struttura che qualcuno, oggi, scopre essere un tantino “stagionata”, ma che da anni ormai è il problema numero uno per le principali formazioni del capoluogo: volley, basket e calcio a 5. Queste ultime due, la Benacquista Assicurazioni Latina Basket e la Lynx Latina Calcio a 5, possono godere dell’impianto cittadino per le gare interne di campionato, grazie alle ordinanze che il sindaco, Damiano Goletta, firma ogni settimana.

La Top Volley, invece, si è vista costretta, suo malgrado, ad emigrare altrove, perché la Lega (c’era stata una deroga nella passata stagione) impone alle società che militano nella Superlega di avere un impianto con almeno 2400 posti a sedere (dalla stagione 2019-2020 dovranno essere 3000) e il catino di via dei Mille, al momento, arriva a 2080. A tutto questo, però, va aggiunto lo stato in cui versa la struttura. Basta entrare dentro per capire che al PalaBianchini è diventato un problema anche il solo allenarsi.

Nella gara casalinga del Latina Calcio a 5, andata in scena martedì sera contro i campioni d’Italia dell’AcquaeSapone, abbiamo contato 22 luci fulminate e, come se non bastasse, ogni qualvolta la Latina Basket gioca in casa (domenica scorsa contro Trapani la prima gara), la società è costretta ad affittare un gruppo elettrogeno al fine di scongiurare il possibile spegnimento dell’intero impianto con conseguenti multe e perdita a tavolino delle partite.

Martedì sera, poi, l’impianto di aria condizionata non funzionava e i dirigenti del Latina Calcio a 5 sono stati costretti ad aprire le porte per far circolare l’aria ed evitare la condensa di umidità sul parquet. Nonostante questo, più volte il gioco è stato interrotto per far intervenire una persona preposta ad asciugare lo stesso campo di gioco. Ad un certo punto, poi, il tabellone luminoso si è bloccato e il terzo arbitro, il cronometrista, si è visto costretto ad annunciare a voce i falli di una e dell’altra squadra. Quello del tabellone luminoso, tra l’altro, non è un problema di oggi. Basterebbe comprare una nuova scheda digitale per far sì che torni a funzionare nel migliore dei modi.

C’è poi il discorso dei seggiolini che il Comune ha provveduto a smontare per consentire ai Vigili del Fuoco di fare le prove di reazione al fuoco. L’assessore Emilio Ranieri, dal canto suo, assicura che l’amministrazione sta facendo di tutto (anche se la priorità – ha affermato – è il teatro), affinché l’impianto, almeno per la fine del mese di novembre, possa arrivare ad una capienza di almeno 2400 posti a sedere e avere, soprattutto, le certificazioni a posto.

Ad oggi, e siamo al 19 ottobre, non è stato fatto ancora nulla. Insomma, le balaustre non sono a distanza adeguata (alcune, in basso, sono rotte e divelte), più di venti luci sono fulminate e i posti a sedere gli stessi di sempre. Per non parlare di altri interventi richiesti per far sì che la struttura torni ad essere a norma.

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