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Nika Daalderop ci crede: “Quest’anno Novara è ancora più forte”

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Di Alessandro Garotta

Ventitré anni e tanto da imparare, ma altrettante virtù già dimostrate. Nella scorsa stagione Nika Daalderop è entrata in uno spogliatoio, quello della Igor Gorgonzola Novara, in cui bisogna avere la consapevolezza della realtà in cui ci si trova e le qualità necessarie per poterci stare. Detto, fatto: la schiacciatrice olandese ha palesato mezzi tecnici non indifferenti, frutto di una carriera che, seppur breve, le ha dato la possibilità di mettersi spesso in gioco. Daalderop ha accettato tutto ciò con personalità e abnegazione. Oggi gioca e convince, per l’appunto, con la compagine piemontese. 

Questa è la sua seconda stagione alla Igor Gorgonzola Novara. Come si trova?

Mi trovo molto bene. Il secondo anno nello stesso club è sempre più facile perché si conoscono già tutte le persone, l’ambiente e la città“.

Come valuta il vostro rendimento?

Penso che stiamo facendo bene, visto che finora abbiamo perso solo una partita di campionato. Certo, probabilmente non stiamo esprimendo la nostra miglior pallavolo, e ci sono tanti aspetti da migliorare e dettagli da limare, ma se guardiamo i risultati possiamo dire di essere soddisfatte“.

Foto LVF/Galbiati

Novara ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione. Questo fattore può aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi in Italia e in Europa?

Non so se sarà un fattore decisivo, ma di sicuro il fatto che gran parte della squadra sia stata confermata è qualcosa di positivo, un buon punto di partenza. Infatti, sapevamo già cosa aspettarci da ciascuna di noi e come comunicare in campo“.

Ha notato qualche differenza a livello tattico o di mentalità rispetto alla scorsa annata?

Sono convinta che quest’anno la squadra sia ancora più forte e tutte noi abbiamo iniziato la stagione con grandi motivazioni: il secondo posto nell’ultimo campionato ha fatto crescere la nostra voglia di vincere“.

Dal suo esordio in Italia con Il Bisonte Firenze è cresciuta tantissimo. Ha anche lei quest’impressione?

In generale, rispetto ai miei esordi nel campionato italiano, penso di aver accumulato un po’ di esperienza in più. A Firenze giocavo senza la pressione di ottenere il risultato a tutti i costi; qui a Novara, invece, sto imparando cosa vuol dire gestire e affrontare la pressione delle partite importanti“.

Foto LVF/Galbiati

Cosa le hanno insegnato le sue esperienze lontano dall’Olanda, prima in Germania e poi in Italia?

Sono dovuta crescere abbastanza in fretta, dato che avevo solo 17 anni quando sono andata a giocare in Germania. Questo mi ha permesso di imparare presto a fare le mie cose da sola e diventare indipendente“.

Quali sono stati gli ostacoli più grandi che ha dovuto affrontare all’estero?

È di per sé una sfida stare lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici. A maggior ragione, andare in un paese straniero rende tutto più complicato. Ma nelle mie esperienze ho imparato che ci vuole pazienza per ambientarsi e che dopo qualche tempo ci si abitua alla nuova realtà“.

C’è un momento della sua carriera che considera indimenticabile?

In realtà, fino ad ora non c’è un vero e proprio momento che considero indimenticabile. Però, il mio auspicio è che il maggior numero possibile di partite che giocherò in questa stagione lo possa diventare“.

Foto Volleyball World

Quali sono i suoi sogni nel cassetto in ambito pallavolistico?

Senza dubbio tra i miei grandi sogni c’è quello di partecipare alle Olimpiadi con la mia nazionale. E un giorno mi piacerebbe anche vincere la Champions League con il mio club“.

In chiusura di questa intervista, ci descriverebbe una sua giornata ideale?

La mia giornata ideale prevederebbe tanto tempo dedicato ai miei amici e alla mia famiglia, buon cibo e relax al sole in spiaggia o in riva a un bel lago“.

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