Di Redazione
Lunedì sera lo Zenit Kazan è sceso in campo nel posticipo della Superleague russa contro l’Ural Ufa: la partita si è conclusa con un secco 3-0 in favore della squadra di Alekno, ma la vera notizia del giorno è stata l’assenza di Earvin Ngapeth. Dov’era finito lo schiacciatore francese? Ben presto si è capito che era in corso di scrittura un nuovo capitolo del tormentato rapporto tra il giocatore e la squadra russa: all’indomani della pool di Champions League a Berlino, infatti, Ngapeth si è trasferito di sua iniziativa in Francia, senza l’autorizzazione della società .
“Confermiamo che Ngapeth non è rientrato da Berlino con la squadra – è la secca dichiarazione del vicepresidente dello Zenit, Ilham Rakhmatullin, a BO Sport – abbiamo saputo dall’agente che era in Francia e che il 20 dicembre tornerà a Kazan. Per ora non ci sono altri commenti“. Ngapeth potrebbe in effetti rientrare in Russia domenica senza particolari problemi (per gli atleti professionisti sono previsti test semplificati e non c’è obbligo di quarantena), ma a quel punto mancheranno soltanto 5 giorni alla sentita final four della Coppa di Russia. Ed è fin troppo chiaro che la fuga comporterà inevitabili conseguenze disciplinari, anche perché non si tratta certo della prima scappatella del francese.
Secondo i media russi lo scenario di una separazione tra Zenit e Ngapeth non è del tutto impossibile, e pensando a questa eventualità si sarebbe già mosso lo Zenit San Pietroburgo, che sta cercando un sostituto per l’infortunato Halo Camejo: dopo aver sondato la disponibilità di Matt Anderson e aver ricevuto il “no” dello schiacciatore statunitense, la squadra di Sammelvuo potrebbe tentare la pista francese.
(fonte: Sport Business Gazeta)
