Medei, i cambi delle guide tecniche e le reazioni del gruppo nello spogliatoio

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Di Paolo Cozzi

Cambio di panchina in casa Lube: fuori Medei e dentro Fefè De Giorgi. Ma quali sono le cause? I motivi e soprattutto cosa accade dentro lo spogliatoio? Cercherò di spiegarvelo dall’alto della mia esperienza visto che in 16 anni di serie A mi è capitato ben 7 volte….!

Innanzitutto devo dire che la sensazione che qualcosa si fosse rotto nello spogliatoio di Civitanova già dopo la sconfitta al mondiale l’anno scorso l’avevo già da un po’….sensazione testimoniata dalla sconfitta in finale scudetto. Che in quella squadra ci fossero problemi lo si capiva da come Christenson fosse diventato l’alibi della squadra, ma il non vincere ha incrinato anche il rapporto squadra/ALLENATORE continuato con la sconfitta in Supercoppa.

Da ex giocatore è stato palese che a Busto, contro Milano, i giocatori non abbiano giocato per l’allenatore, o per meglio dire come l’allenatore non sia riuscito a toccare le corde giuste per trovare una reazione della squadra (questa situazione, tra l’altro, mi ricorda molto quello che successe ad un giovane Lorenzetti che nel 2002-2003 perse finale scudetto e finale Champions e l’anno dopo si trovò uno spogliatoio spaccato, venendo licenziato a metà stagione con la squadra che faticò a salvarsi…).

Sicuramente Fefè ha l’appeal giusto per ottenere l’attenzione e la stima dei giocatori, è un ottimo gestore del gruppo, sa dosare bene i riposi e conosce la psiche dei numeri 1, non mi aspetto dei grossi stravolgimenti a livello tattico, ma sicuramente saprà ottimizzare quelle che sono le risorse mentali e motivazionali dei suoi giocatori. Onestamente però non mi ha fatto impazzire come ha lasciato la squadra polacca senza coach da un momento all’altro, però capisco la voglia di tornare. Con qualche ma…

In questi casi è molto importante per l’allenatore subentrante, prendere subito la squadra in mano, dare serenità e sentire la fiducia del gruppo. Ricordo il mio anno a Castellana, dove dopo un girone di andata con solo 4 punti venne esonerato il brasiliano Lattari e arrivò Gulinelli. Non ci chiese miracoli, non ci promise un cammino facile, ci chiese sacrificio e soprattutto di riconquistare il pubblico di casa, deluso dai risultati e spesso settimo uomo in campo. La prima partita perdemmo 3-1 con Trento capolista….ma lottando e il nostro cammino nel girone di ritorno fu incredibile con 24 punti e coach Gulinelli eletto allenatore dell’anno!

Un altro anno ero a Taranto, in una squadra che stava lottando per i play off quando la società decise di cacciare l’allenatore, Montagnani, molto amato e apprezzato dallo spogliatoio. In quel caso il cambiamento non portò i risultati sperati e l’allenatore che arrivò dopo, Serniotti, non riuscì a trasmetterci quella carica necessaria per raggiungere il traguardo dell’ottavo posto, non riuscendo a trovare il giusto feeling motivazionale soprattutto con alcuni stranieri.

Sono partite a sè quelle dove la squadra viene affidata pro tempore al secondo allenatore. Spesso viene vista come una partita di transizione e non si fa neanche molto caso a chi siede in panchina. Io ricordo con piacere la stagione di Vibo, dove si trovò primo allenatore per una partita Giovanni Torchio, secondo allenatore fino all’esonero del primo. Giocavamo contro Treviso e tutti ci davano per perdenti. Lui si propose alla squadra in maniera semplice, umile e io (come i miei compagni) apprezzammo molto tanto che pur con 38,5 di febbre mi sentii in obbligo di giocare, perché volevo dargli la soddisfazione di battere quello squadrone: risultato, feci 14 punti e vincemmo 3-2. 

In conclusione, è sempre difficile per chi arriva entrare in uno spogliatoio, specie in un momento di poco equilibrio dei risultati, e trovare subito la collaborazione di tutti, ma una cosa è sicura. Non c’è una metodologia precisa, ogni situazione presenta mille sfaccettature diverse e prendere la via giusta è davvero complicato, anche per allenatori esperti. Se ci si riesce, però, si prende subito in mano lo spogliatoio e si può chiedere qualsiasi cosa ai giocatori che la faranno senza se e senza ma…

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